Gli Usa spingono per le elezioni in Somalia. Rafforzata la presenza militare in Germania. Gli Usa ripristinano gli aiuti ai rifugiati palestinesi
Ripristinati gli aiuti ai rifugiati palestinesi
L’amministrazione americana ha annunciato che riprenderà a finanziare l’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi. L’UNRWA fornisce aiuti e altri servizi, tra cui assistenza sanitaria e istruzione, a circa 5,7 milioni di rifugiati palestinesi in Cisgiordania, nella Striscia di Gaza, in Libano e in Giordania. L’amministrazione Trump, dopo aver interrotto i legami con l’Autorità palestinese nel 2018, aveva bloccato anche le sovvenzioni. Il segretario di Stato Anthony Blinken ha specificato che gli Stati Uniti verseranno un totale di 235 milioni di dollari. L’ambasciatore israeliano negli Usa, Gilad Erdan, ha criticato la decisione americana: “Piuttosto che risolvere il conflitto, l’UNRWA lo perpetua. Ogni ritorno al finanziamento dovrebbe essere subordinato a riforme essenziali”, ha scritto Erdan su Twitter. L’amministrazione Biden ha garantito che i fondi saranno gestiti in maniera conforme alle leggi americane.
Voto: 9 all’amministrazione Biden, sia per aver ripristinato il contributo all’UNRWA, sia per resistere alle odiose pressioni israeliane.
Incontro Suga-Biden alla Casa Bianca
Il premier giapponese Yoshihide Suga è stato il primo leader straniero a essere invitato alla Casa Bianca dal neo Presidente americano Joe Biden. Tra i vari temi rattati all’incontro la diffusione dei vaccini in Asia, la lotta al cambiamento climatico, il G5, le Olimpiadi, la Cina, lo Xinjiang e Taiwan. “Abbiamo avuto colloqui importanti riguardo all’influenza della Cina sulla pace e la prosperità dell’Indo-Pacifico e del mondo in generale”, ha spiegato Suga in una conferenza stampa al termine dell’incontro, ribadendo la volontà congiunta di opporsi “a qualsiasi tentativo di cambiare con la forza lo status quo nel Mar cinese orientale e meridionale”. Riguardo a Taiwan, Suga ha sottolineato l’importanza della pace della stabilità nello stretto. Il Giappone è attualmente l’unico Paese del G7 a non e aver imposto sanzioni alla Cina per le violazioni dei diritti umani.
Voto: 7 a Suga, che mette la parola “pace” al centro della sua strategia di politica estera.
Gli Stati Uniti potenziano il proprio contingente militare in Germania
Gli Usa rafforzeranno la propria presenza militare in Germania, lo ha annunciato il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin nella sua prima visita a Berlino lo scorso 13 aprile. Austin, che è arrivato in Germania con l’obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali, duramente messe alla prova da quattro anni di dissidi, ha prospettato l’invio di 500 nuovi soldati che si stabiliranno nella sede dello US Army Europe di Wiesbaden, in una struttura militare che già ospita 3mila soldati americani. Solo un anno fa l’amministrazione Trump aveva dichiarato di voler ritirare circa un quarto dei militari statunitensi impiegati nel Paese, riportando a casa 12mila dei 36mila soldati americani presenti in Germania. Austin ha detto invece che la Germania “continuerà a essere un partner importante” per la sicurezza degli Stati Uniti e che la nuova amministrazione non intende ridurre la propria presenza militare in Europa.
Voto: rimandato a settembre. Dobbiamo infatti capire meglio con quali finalità Austin rafforza il contingente in Germania. E sullo sfondo, resta il tema del rilancio dell’Unione di Difesa europea.
Gli Stati Uniti spingono per elezioni in Somalia
Gli Stati Uniti stanno valutando sanzioni e un radicale cambiamento nelle relazioni con la Somalia. Il Segretario di Stato Anthony Blinken ha espresso forti preoccupazioni per l’evoluzione del quadro politico del Paese. L’attuale Presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed ha deciso di prorogare, con una legge ad hoc, il suo mandato e quello del Governo in carica, per altri due anni. Le opposizioni sono insorte e hanno sottolineato il rischio di far precipitare il Paese nel caos. Da mesi gli Stati Uniti esortano i leader degli Stati membri federali a trovare un accordo per consentire al più presto lo svolgimento di elezioni parlamentari e presidenziali. Il Presidente Mohamed si è impegnato a concedere le elezioni durante i due anni di proroga, ma c’è la paura di una deriva autoritaria. Secondo l’amministrazione americana, l’instabilità politica vanifica la lotta contro al-Shabaab che, approfittando dell’attuale situazione, continua a compiere attacchi nel Paese.
Voto: 7 a Blinken perché spinge per elezioni, ricetta sempre utile per dare autorevolezza alla governance di un Paese, soprattutto diviso come la Somalia. Ma l’Italia dov’è?
Nominata la prima responsabile per la diversità al Dipartimento di Stato
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha nominato l’ex ambasciatrice Gina Abercrombie-Winstanley responsabile per la diversità del Dipartimento di Stato, una posizione creata per rendere il corpo diplomatico statunitense più rappresentativo e inclusivo. Secondo una recente indagine, nonostante i 76.000 dipendenti in tutto il mondo, le minoranze razziali ed etniche sarebbero poco rappresentate nel dipartimento. Presentando la nuova incaricata, Blinken ha detto che il dipartimento e il Paese sono “alla resa dei conti” sul tema dell’uguaglianza razziale.
Voto: 8 al Dipartimento di Stato, che ufficializza una responsabilità politica su un dossier delicatissimo.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di maggio/giugno di eastwest.