L’Italia senza mascherina

Da oggi non è più obbligatoria all’aperto ma sul Paese incombe la variante Delta. Così si parla di Green Pass dopo il richiamo, come avviene nel resto d’Europa. Ma c’è una buona notizia

Oggi 60 milioni di italiani sono liberi di scendere all’aperto senza mascherina, provando l’ebbrezza di respirare liberamente. Ma è un po’ troppo presto per pensare a vacanze e discoteche, a decretare la fine di un incubo e di una tragedia mondiale in cui siamo precipitati per secondi, dopo la Cina, un anno e mezzo fa.

In una pandemia le varie fasi, i vari periodi, non procedono in fila indiana. Se ci stiamo lasciando alle spalle la variante Alfa, ecco incombere la variante Delta, che si sta diffondendo rapidamente (la buona notizia è che con la seconda dose di siero si è immuni al 95%).

In Italia sono più di 15 milioni, soprattutto under 40, (un cittadino su 4), coloro che potrebbero divenire grandi diffusori di tale variante. Ecco perché la mascherina va ancora tassativamente messa quando siamo al chiuso o quando non possiamo rispettare le distanze. Tutto questo potrebbe portare a una revisione del Green Pass, che in Italia, unico Paese europeo, viene concesso anche a chi ha effettuato solo la prima dose.

Il sottosegretario alla Salute Sileri ha parlato di un ripensamento, con la concessione del “visto” per espatriare solo con la seconda inoculazione del siero, come avviene negli altri Stati dell’Unione. “Siamo più liberi, ma non è finita”, ci avverte il generale Francesco Paolo Figliolo. Intanto veniamo a sapere che tremila giovani si sono infettati a Maiorca e che il Covid viaggia alla grande tra i tifosi degli Europei. E non dimentichiamo che 2,6 milioni di ultrasessantenni non si sono vaccinati. Insomma, vediamo ormai la luce in fondo al tunnel ma non è finita.