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Afghanistan, dal Panjshir passa il futuro del Paese


L'abbandono degli Stati Uniti spinge le potenze regionali a un riassetto negli equilibri esistenti. Il Pakistan ipotizza una nuova organizzazione regionale con Cina e Russia

L’effetto domino scatenato dalla presa del potere dei Talebani in Afghanistan spinge le forze regionali a un riassetto negli equilibri esistenti, tanto da ipotizzare nuove forme di cooperazione — e addirittura organizzative — tra player del calibro di Cina, Russia, Iran e Pakistan. I quattro Paesi sono direttamente coinvolti dagli stravolgimenti in atto nell’Emirato Islamico, desiderosi di sfruttare al massimo la disfatta statunitense e la ritirata degli eserciti occidentali.

Una situazione in divenire

Se è ancora poco chiaro chi sarà il vero vincitore della partita afghana, da Islamabad giungono messaggi di varia natura, tra l’arrivo dei servizi segreti a Kabul, con il capo dell’Isi Faiz Hameed immortalato nei giorni scorsi al Serena Hotel della capitale afghana, e le dichiarazioni del Ministro degli Interni pakistano Sheikh Rashid Ahmad che paventa la possibilità di un blocco regionale per la stabilità dell’area.

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