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Khashoggi: famiglia reale saudita colpevole


La conferma sull’uccisione del giornalista arriva dall’inchiesta delle Nazioni Unite

La gente partecipa a una simbolica preghiera funebre per il giornalista saudita Jamal Khashoggi nel cortile della moschea Fatih ad Istanbul, Turchia, 16 novembre 2018. REUTERS/Huseyin Aldemir

La conferma sull’uccisione del giornalista arriva dall’inchiesta delle Nazioni Unite

L’assassinio del giornalista dell’Arabia Saudita Jamal Khashoggi è stato “il risultato di un piano elaborato che implica un imponente coordinamento e lo sfruttamento di significative risorse umane e finanziarie”. Le circostanze della morte del giornalista “non modificano la responsabilità dello Stato dell’Arabia Saudita”, del quale “15 agenti hanno operato sotto copertura, utilizzando i mezzi dello Stato per giustiziare Khashoggi”. Parole che nero su bianco accusano direttamente la casa reale dei Saud e che arrivano direttamente dalle Nazioni Unite. A scriverle Agnes Callamard, Special Rapporteur dell’Onu sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie e arbitrarie, che invita il Consiglio per i Diritti Umani, il Consiglio di Sicurezza o il Segretario Generale a trovare una soluzione di carattere giudiziario per la formalizzazione delle accuse.

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