spot_img

AGORA’ TALKS PRESENTA: È la guerra, bellezza! Con Giampaolo Cadalanu, Cristiano Tinazzi e Aldo Torchiaro


  Sabato 17 dicembre, Giampaolo Cadalanu e Cristiano Tinazzi, due dei quindici autori, hanno presentato il libro E’ la guerra, bellezza!, con il giornalista Aldo Torchiaro

È la guerra, bellezza! I grandi reporter italiani raccontano la prima linea dell’informazione, di Francesca Mannocchi, Alberto Negri, Andrea Purgatori, Giuliana Sgrena, Lorenzo Cremonesi, Fausto Biloslavo, Gian Micalessin, Francesco Semprini, Ugo Tramballi, Giampaolo Cadalanu, Giordano Stabile, Cristiano Tinazzi, Monica Perosino, Domenico Quirico e Stefania Battistini −  edito da PaesiEdizioni con la prefazione di Anna Zafesova, anno di pubblicazione 2022.

 Il libro è un saggio sulla libertà di informazione, ricco di contributi dei grandi protagonisti del giornalismo italiano, impegnati nel raccontare i conflitti e le crisi internazionali vissute in prima linea, sulla propria pelle.

Per Cristiano Tinazzi, volto noto di Mediaset e de La 7, che resta neutrale e obiettivo davanti agli scenari bellici, è importante osservare la vita dei civili, le condizioni estreme a cui una guerra riduce e come ci si abitua ad esse. Sul fronte ucraino è rimasto spesso stupito dalle notizie riportate in Italia, dalla manipolazione dell’informazione, dall’incapacità dei colleghi rimasti in redazione di capire il senso di una guerra di difesa e dei volontari arruolatisi per difendere la propria famiglia.

Per Giampaolo Cadalanu, analista, inviato de La Repubblica,” La guerra non è una soluzione, è l’orrore assoluto, è la resa dei politici” e in questa guerra, spesso alla stampa è mancato il freddo distacco indispensabile all’analisi dei fatti. In più “Questa guerra è nata in un periodo di crisi strutturale dell’editoria, in un momento in cui gli editori sono convinti che risparmiare sia la giusta strada e mandano sul fronte giovani reporter, coraggiosissimi, senza una copertura assicurativa che possa garantire loro una sopravvivenza se feriti sul fronte”.

Aldo Torchiaro domanda “Ti sei mai chiesto dentro un bunker o sotto le bombe o il giorno dopo nel silenzio totale chi me lo ha fatto fare? “No” risponde Tinazzi che non si è mai pentito di avere scelto questo mestiere “È come fare il vigile del fuoco o lavorare in un pronto soccorso. C’è un forte stress e arriva un momento in cui è necessario allontanarsi e fare decompressione”. “È un mestiere fantastico” risponde Cadalanu “Io sono un privilegiato perché ho visto la storia passare davanti ai miei occhi provando emozioni esaltanti. Ed è un mestiere che si fa studiando, non ci si improvvisa senza essersi documentati. Il lavoro dei giornalisti è fornire tutte le informazioni perché si comprendano quali sono le dinamiche in campo dove non si prendono le parti di nessuno, se non delle vittime. Le complessità di una guerra non si semplificano con una logica da tifosi, è un pessimo lavoro verso i lettori”.

Agorà Talks vi rimanda a sabato 14 gennaio 2023 con il libro Senza giri di boa. Venti giornaliste raccontano con testimonianze di donne "senza voce" l'ordinaria resistenza sul lavoro e come si può cambiare tutto, edito da PaperFIRST

 

 

 

 

 

- Advertisement -spot_img

Uruguay: il ritorno del Frente Amplio

Il successo del “piccolo Dragone”

Il ritorno di Putin in Corea del Nord

Venezuela: al via la campagna elettorale

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo