Agorà Talks presenta: “La cultura americana e il PCI” di Alice Ciulla
Venerdì 29 aprile Alice Ciulla ha presentato il libro La cultura americana e il PCI. Intellettuali ed esperti di fronte alla "questione comunista"(1964-1981)
Il primo appuntamento della primavera romana all’Agorà dell’Edicola Eastwest - Lungotevere dei Mellini 5b – si è tenuto venerdì 29 aprile.
Il pubblico ha incontrato Alice Ciulla che ha presentato il suo primo libro La Cultura Americana e il PCI. Intellettuali ed esperti di fronte alla questione comunista (1964-1981) edito da Carocci – Fondazione Gramsci. L’evento è stato introdotto da Nicoletta Pirozzi, Presidente di MondoDem – e moderato da Andrea Sgrulletti, responsabile Cultura PD Lazio. Sono intervenuti Sofia Eliodori, cultore di Scienza Politica e Politica Internazionale presso la Università per Stranieri di Perugia, Mattia Diletti, docente di Scienza della Politica presso l’Università La Sapienza, Gregorio Sorgonà, curatore dell’attività scientifica della Fondazione Gramsci, e l’Onorevole Roberto Morassut, Vice Presidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera dei Deputati.
Alice Ciulla racconta come la questione comunista fu un nodo centrale nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Italia. Il racconto si dipana in 15 anni - tra il 1964 e il 1981, come sottotitola il volume - in una attenta analisi di documenti tratti dagli atti di convegni, dalla lettura e dalle interviste della stessa autrice rivolte a protagonisti di quel periodo. Un periodo, in piena Guerra fredda, che vede l’avvicendarsi di quattro Presidenti – Lyndon B. Johnson, Richard Nixon, Gerald Ford e Jimmy Carter - quando gli Stati Uniti contenevano la forza del Partito comunista italiano. Sono anni in cui emergeva una nuova generazione di intellettuali americani con idee diverse, come in Italia crescevano generazioni in cerca di un dialogo con l’America. “E questo è il tema del libro: una ricerca da parte degli intellettuali, politologi statunitensi, di contatti e di comunicabilità perché il Partito comunista potesse cominciare a integrarsi e avviare un dialogo”, afferma l’autrice.
“Non è mai stata fatta una ricerca così approfondita” riferisce Sofia Eliodori. “È un volume che ha un’impostazione innovativa: l’utilizzo sapiente della bibliografia e degli archivi - aggiunge Gregorio Sorgonà - oltre a trattare il Pci in una dimensione anche globale”.
Ogni capitolo del libro è una tappa del dibattito statunitense intellettuale sul comunismo italiano svolto all’interno della comunità accademica, dei think tank, “che spiega le varie anime, le varie culture che si sono occupate della questione italiana e in quali diversi luoghi tale dibattito sia stato affrontato facendo emergere una parte del mondo accademico scientifico americano che aveva cominciato a pensare che potesse essere una risorsa investire sulle relazioni con il Pci” aggiunge Mattia Diletti.
“Il libro offre punti di vista inediti, coltiva riflessioni e passaggi, ci accompagna in anni determinanti per l’evoluzione del Partito comunista che preparano la strada al cambiamento, alla fine degli anni ’80, sulla base dei grandi mutamenti internazionali, in modo molto meno traumatico rispetto a quel che siamo abituati a pensare”, fa notare l’Onorevole Roberto Morassut.
Auguriamo alla giovane autrice esordiente di riprendere a scrivere sugli anni successivi a quelli già trattati: il passaggio agli anni ’90 e come la sponda italiana guardasse gli Stati Uniti.
Alice Ciulla è assegnista di ricerca nel Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Roma Tre. È stata borsista della Fondazione Gramsci di Roma e DAAD Research Fellow presso il JFK Institute della Freie Universität di Berlino.
Il prossimo appuntamento degli Agorà Talks è fissato sabato 7 maggio alle ore 10.30, con la presentazione del libro di Emanuele Pisapia, DIGITAL WORKOUT. Il piano di allenamento per gli imprenditori che vogliono riprendere il controllo della propria azienda.