L’ironia di Andy Warhol sui prodotti commerciali di massa già annunciava che il modello fordiano iperliberista e iperconsumista non avrebbe retto a lungo
Se è vero, come è vero, che il dono principale degli artisti bravi è la preveggenza, non si può non ricordare che la fine del secolo americano è stata largamente preannunciata da molti creativi a stelle e strisce. E non da questo secolo, ma dal ‘900, cioè da quando lo Zio Sam viveva i suoi anni migliori. Su tutti però la figura che troneggia è quella di Andy Warhol, un autentico gigante la cui genialità ancora oggi non è stata da tutti ben compresa.
Intanto c’è da chiarire la questione del genere di cui è diventato icona, la Pop Art. In molti fraintendono pensando che il suffisso Pop stia per popular inteso come famoso, celebre. In realtà sta per “del popolo”, di tutti. Ed è una differenza fondamentale. Warhol stabilì che l’arte doveva essere alla portata di tutti e non solo per le élite. Un concetto che andava di più verso la Cina di Mao che non verso l’America reaganiana.
La replicabilità delle sue opere segna uno spartiacque nella cultura moderna. Lui, che era un pubblicitario, descrisse la caducità del modello americano lavorando con ironia sui prodotti commerciali di massa, da Brillo alla zuppa Campbell. Lui che serviva l’America conservatrice e puritana girava film erotici gay come Lonesome cowboys. Lavorando per le multinazionali Warhol aveva capito che il modello fordiano, iperliberista e iperconsumista, non avrebbe retto a lungo.
Ha aperto un varco artistico e culturale nel quale poi si sono infilati in molti, da Jean-Michel Basquiat, a Keith Haring fino a Jeff Koons. Ma il genio vero rimane lui.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di novembre/dicembre di eastwest.
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L’ironia di Andy Warhol sui prodotti commerciali di massa già annunciava che il modello fordiano iperliberista e iperconsumista non avrebbe retto a lungo
Se è vero, come è vero, che il dono principale degli artisti bravi è la preveggenza, non si può non ricordare che la fine del secolo americano è stata largamente preannunciata da molti creativi a stelle e strisce. E non da questo secolo, ma dal ‘900, cioè da quando lo Zio Sam viveva i suoi anni migliori. Su tutti però la figura che troneggia è quella di Andy Warhol, un autentico gigante la cui genialità ancora oggi non è stata da tutti ben compresa.