La normalizzazione tra le due nazioni passa dal comparto difesa: Rabat acquisterà strumentazione militare da Tel Aviv. L’ira dei palestinesi
Storica visita del Ministro della Difesa di Israele Benny Gantz in Marocco. L’esponente del Governo di Naftali Bennett dà il via alle relazioni con Rabat sottoscrivendo un Memorandum of Understanding (MoU) che garantirà al Paese arabo, in futuro, l’acquisto di strumentazione high-tech dalla nazione ebraica. Un primo, concreto passo definito da Gantz “molto significativo, che permetterà lo scambio di idee e l’ingresso in accordi congiunti”.
Le relazioni con Israele, spesso, passano per gli accordi con l’apparato industriale militare: nello specifico, infatti, il Marocco potrà accedere — step by step — all’armamentario prodotto da Tel Aviv, partendo dalla cooperazione nel campo della sicurezza e dello scambio di informazioni d’intelligence. Il fronte comune che lega i due Stati è principalmente quello della lotta al terrorismo di Al Qaeda e dello Stato islamico. Si ritiene, inoltre, che l’Iran ed Hezbollah siano coinvolti nelle tensioni tra il Marocco e l’Algeria, aspetto che renderebbe le nazioni più vicine nella lotta a un nemico comune.
Quella tra Marocco e Israele è stata definita strategic alliance of knowledge, che semplificherà a Tel Aviv — come detto da Zohar Palti, a capo dell’Ufficio Politico-Militare del Ministero della Difesa — l’erogazione del “supporto in qualunque ambito loro vogliano, naturalmente secondo i nostri interessi”. Con l’accordo, gli eserciti potranno svolgere esercitazioni comuni e dialogare più facilmente.
Funzionari israeliani raggiunti da Times of Israel hanno specificato, nella forma dell’anonimato, che la base del MoU non si basa sulla vendita d’armi ma, piuttosto, “sul rafforzamento dei legami con la regione e la creazione di una connessione di lungo periodo utile alla sicurezza di Israele. Ma la questione è complessa: il nuovo rapporto va a toccare temi sensibili dell’opinione pubblica araba e musulmana, oltre ad modificato la posizione degli Stati Uniti sulla questione del Sahara Occidentale.
Il Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina ha condannato la mossa della monarchia marocchina. “L’accordo costituisce un allontanamento da quanto stipulato nel corso dei summit della Lega Araba, l’Arab Consensus e l’Iniziativa Araba per la Pace. È un accordo che va a indebolire la sicurezza nazionale araba e gli interessi della nazione araba”.
La normalizzazione tra le due nazioni passa dal comparto difesa: Rabat acquisterà strumentazione militare da Tel Aviv. L’ira dei palestinesi