Oggi Biden arriverà in Europa: un viaggio atteso, in uno dei momenti più significativi della storia mondiale. Cruciali i meeting G7, Nato e con Putin
Un viaggio atteso, importante perché il primo all’estero del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in uno dei momenti più significativi della storia mondiale. Le cancellerie europee, le sette economie più grandi al mondo e gli alleati Nato attendono il rinnovato ruolo guida di Washington sul palcoscenico internazionale dopo quattro difficili anni di presidenza Trump. Un’attesa che terminerà nei prossimi giorni, con il meetingG7 di Londra che si terrà tra l’11 e il 13 giugno, il Summit Nato a Bruxelles del 14 e, infine, a Ginevra il 15 l’incontro con il Presidente russo Vladimir Putin.
La lettera di Biden al Washington Post
“Dobbiamo guidare il mondo da una posizione di forza”, scrive Biden in una lettera pubblicata nei giorni scorsi sulle pagine del Washington Post. Un testo dal quale si evincono una serie di informazioni preziose sull’atteggiamento che gli Usa avranno in politica estera: duri con Cina e Russia — “dobbiamo confrontarci con le malevoli attività dei loro Governi”, scrive il Presidente —, chiudere la stagione Covid-19 dappertutto, rispondere alle problematiche causate dall’accelerazione del cambiamento climatico.
Con la proposta varata della tassazione minima al 15% per le multinazionali, è stata impressa dal Commander-in-Chief un’accelerazione ad un gruppo spesso latitante nelle decisioni che, stavolta, nel pensiero del Presidente vedrà Washington “back in the chair”, con spinte agli investimenti in infrastrutture. Passaggio fondamentale, perché “le più grandi democrazie al mondo offriranno standard qualitativi elevati e alternativi alla Cina, migliorando le infrastrutture fisiche, digitali e sanitarie che saranno più resilienti e capaci di supportare lo sviluppo globale”.
L’incontro con Jens Stoltenberg
La Nato giocherà un ruolo cruciale nell’idea di politica estera del Presidente Biden. Diversamente dal suo predecessore, l’atteggiamento dell’attuale inquilino della Casa Bianca è quello storico statunitense, che a Bruxelles “affermerà l’irremovibile impegno Usa nei confronti dell’Articolo 5”, assicurando che “la nostra alleanza è solida nell’affrontare qualunque sfida, compresi i pericoli quali i cyber-attacchi alle nostre infrastrutture critiche”.
Prima del summit del Patto Atlantico, Biden ha ricevuto alla Casa Bianca il Segretario Generale Jens Stoltenberg. “I valori democratici sono le fondamenta dell’alleanza più importante della storia del mondo”, ha ricordato Biden. Con il Segretario Generale ribadite le linee guida dell’approccio in politica estera, specie verso Pechino e Mosca. “La Cina presto sarà la più grande economia mondiale — ha detto Stoltenberg —, hanno già il secondo budget per la difesa a livello globale, la marina più grande al mondo, e non condividono i nostri valori”.
Sulla Russia, con Biden che incontrerà Putin il 15 giugno a Ginevra, il Segretario Generale della Nato ha ricordato che il dialogo con la Federazione “non è un segno di debolezza: anche se non crediamo in una relazione migliore con Mosca, dobbiamo gestirla nel migliore dei modi”.
Oggi Biden arriverà in Europa: un viaggio atteso, in uno dei momenti più significativi della storia mondiale. Cruciali i meeting G7, Nato e con Putin
Un viaggio atteso, importante perché il primo all’estero del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in uno dei momenti più significativi della storia mondiale. Le cancellerie europee, le sette economie più grandi al mondo e gli alleati Nato attendono il rinnovato ruolo guida di Washington sul palcoscenico internazionale dopo quattro difficili anni di presidenza Trump. Un’attesa che terminerà nei prossimi giorni, con il meetingG7 di Londra che si terrà tra l’11 e il 13 giugno, il Summit Nato a Bruxelles del 14 e, infine, a Ginevra il 15 l’incontro con il Presidente russo Vladimir Putin.
La lettera di Biden al Washington Post
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