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BeiDou: l’alternativa cinese al GPS americano


Cina, BeiDou: la sfida al GPS americano si conclude con il lancio dell'ultimo satellite entro la fine di giugno. Il progetto da 10 miliardi di dollari sarà perfino più accurato

Entro la fine del mese di giugno, con l’invio in orbita dell’ultimo satellite, il sistema di navigazione satellitare cinese BeiDou dovrebbe essere completo e operativo. BeiDou – ovvero Grande Mestolo, un altro nome con cui è conosciuto l’asterismo del Gran Carro – è in sostanza la risposta di Pechino al GPS, il sistema di posizionamento creato dagli Stati Uniti e impostosi come standard.

Lo sviluppo di BeiDou è cominciato intorno agli anni Novanta. Inizialmente doveva avere una copertura solo regionale e servire per scopi militari: l’esercito cinese cercava infatti un modo per rendersi indipendente dal GPS, gestito dalle forze armate americane. I primi satelliti sono stati lanciati in orbita nel 2000 e coprivano la Cina e poco altro; quelli di seconda generazione, nel 2011-2012, estendevano il raggio all’Asia-Pacifico; il sistema di terza generazione, dal 2015, offre invece una copertura di servizi globale.

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