Il viaggio in Europa di John Kerry prosegue la linea verde dell'amministrazione Biden. Ue pronta a lavorare con gli Usa nella lotta al cambiamento climatico
Il viaggio in Europa di John Kerry prosegue la linea verde dell’amministrazione Biden. Ue pronta a lavorare con gli Usa nella lotta al cambiamento climatico
Dopo il rientro degli Stati Uniti agli impegni sul clima dell’Accordo di Parigi, con il viaggio in Europa dell’Inviato Speciale John Kerry prosegue la linea verde della nuova amministrazione a guida Joe Biden. Figura di spicco dei Democratici, già Segretario di Stato con Barack Obama nonché candidato alla Presidenza, Kerry è stato scelto come volto della Casa Bianca alla lotta al cambiamento climatico, con esperienza del tutto adeguata per riallacciare i rapporti con i partner mondiali, in un contesto nel quale la diplomazia ha un peso di rilevo.
Gli incontri nel Vecchio Continente
L’iniziativa di Kerry in Europa lo ha portato nei giorni scorsi, e fino alla giornata odierna, a incontri di alto profilo da Londra a Parigi, passando per Bruxelles. Sono numerose le azioni messe in campo per la lotta al cambiamento climatico, composte da un mix di riduzione delle emissioni a politiche di mobilitazione efficace dei cittadini. Si guarda alla prossima Conference of the Parties di Glasgow, la Cop 26, organizzata congiuntamente dal Regno Unito in collaborazione con l’Italia.
Per questo motivo, il viaggio nel Vecchio Continente dell’Inviato Speciale sul Clima inizia oltremanica. Il meeting con il Primo Ministro Boris Johnson è stato utile per complimentarsi con le ambizioni di Londra sulla lotta al cambiamento climatico, ma anche per ricordare che “insieme a Cina, Stati Uniti, Russia, India, Ue, Corea e Giappone (…) sono responsabili per l’80% delle emissioni”.
La Cop 26 dell’Onu, rimandata di un anno a causa della pandemia da coronavirus, si terrà a Glasgow dall’1 al 12 novembre, ma prima ancora i capi di Stato e di Governo si incontreranno virtualmente al Leaders Summit on Climate, il 22 e il 23 aprile. Quest’ultimo è stato annunciato direttamente dalla Casa Bianca e con un ordine esecutivo di Biden che, tra l’altro, nell’occasione creò proprio il ruolo di Inviato Speciale per il Clima, ricoperto da Kerry, per “sottolineare l’impegno dell’amministrazione nell’elevare il clima a politica estera statunitense”.
I rapporti con l’Ue
In partenza da Londra e in direzione Bruxelles, l’Inviato Speciale ha scritto: “Lascio il Regno Unito con rinnovata speranza per l’agenda sul clima, in previsione della Cop 26. Molto importante il lavoro svolto da Ministri, aziende private e società civile. Felice di avere forti alleati nella sfida contro la crisi climatica”. Parole che rispondono esattamente alla finalità prevista dalla creazione del ruolo di Kerry: il cambiamento climatico come politica estera statunitense, nell’alveo della diplomazia.
L’Ue, nelle parole della Presidente Ursula von der Leyen e del vice Presidente Esecutivo Frans Timmermans, è pronta a lavorare con la nuova amministrazione. “La nuova partnership transatlantica per il cambiamento globale è in moto. Insieme siamo pronti a cogliere la sfida del secolo: il cambiamento climatico”. Anche questo è un nuovo inizio.
Il viaggio in Europa di John Kerry prosegue la linea verde dell’amministrazione Biden. Ue pronta a lavorare con gli Usa nella lotta al cambiamento climatico
Dopo il rientro degli Stati Uniti agli impegni sul clima dell’Accordo di Parigi, con il viaggio in Europa dell’Inviato Speciale John Kerry prosegue la linea verde della nuova amministrazione a guida Joe Biden. Figura di spicco dei Democratici, già Segretario di Stato con Barack Obama nonché candidato alla Presidenza, Kerry è stato scelto come volto della Casa Bianca alla lotta al cambiamento climatico, con esperienza del tutto adeguata per riallacciare i rapporti con i partner mondiali, in un contesto nel quale la diplomazia ha un peso di rilevo.
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