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Stop dall’Ue all’import dei prodotti del disboscamento e all’export di rifiuti


Pochi giorni dopo la fine della Cop26, la Commissione mette a punto nuove iniziative nel quadro del Green Deal: freno a soia e legname frutto della deforestazione e al trasferimento extra-Ocse degli scarti

Disco rosso da Bruxelles all’importazione dei prodotti frutto del disboscamento e all’export di rifiuti al di fuori dei Paesi Ocse. La polvere non si è ancora posata sulla timida intesa siglata da quasi 200 Paesi alla Cop26 di Glasgow, e la Commissione europea prova a cavalcare l’onda di un entusiasmo appannato per presentare tre nuove iniziative tematiche nel quadro del suo Green Deal, il maxi-piano per il clima con cui l’Ue vuole ridurre del 55% (rispetto ai valori del 1990) le emissioni di CO2 al 2030, tappa necessaria verso la neutralità climatica al 2050.

Al pacchetto di dodici iniziative legislative e non presentato a metà luglio, l’esecutivo Ue ha adesso aggiunto un nuovo set di norme per contrastare il disboscamento provocato dalle importazioni del blocco e nuove regole in materia di spedizioni di rifiuti all’interno dell’Ue e, in particolare modo, al suo esterno. In entrambi i casi, si tratta, a detta di Bruxelles, dei “tentativi legislativi più ambiziosi al mondo per affrontare questi problemi”.

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