Per Parigi è l’occasione per superare le frizioni con l’Australia e guardare con crescente interesse a un altro partner strategico nella regione: l’India
Dopo aver subito dall’Australia la cancellazione del contratto per la costruzione dei sottomarini, la Francia riparte con una visione strategica nell’Indo-Pacifico. Parigi ospita il Ministerial Forum for Cooperation in the Indo-Pacific, che discuterà potenzialità e nuove strade da percorrere nel rafforzamento dei rapporti con la regione, non solo di Parigi ma dell’intera Unione europea. L’Indo-Pacifico rappresenta quasi il 60% dell’intera ricchezza mondiale, nonché 3/5 degli abitanti del pianeta.
Parigi, che guida la presidenza a rotazione dell’Ue, ha posto l’Indo-Pacifico tra le priorità del semestre, anche in considerazione del fatto che i territori francesi nella regione ospitano circa un milione e mezzo di cittadini. Il forum sarà il primo del genere dalla pubblicazione dell’Indo-Pacific strategy dell’Unione europea, con un’agenda ricca di tematiche che spazieranno dal digitale al cambiamento climatico, passando per la sicurezza e la difesa della regione. Il confronto nell’area con la Cina focalizza da tempo le cronache diplomatiche, che registrano quotidiane tensioni tra Pechino e numerosi Paesi dell’area vasta.
All’evento partecipano 56 nazioni tra le quali l’India e il Giappone con i rispettivi Ministri degli Esteri, e organizzazioni come l’Asean, con la quale l’Ue vuol dar seguito al rafforzamento nel framework dell’EU-ASEAN Joint Ministerial Statement on Connectivity. L’intenzione di Bruxelles è di creare un modello di cooperazione basato sul multilateralismo e lo stato di diritto, che tenga in considerazione sostenibilità e reciprocità.
La Francia, in particolare, mostra grande interesse nell’intensificare i rapporti con l’India. Infatti, Parigi e Nuova Delhi saranno protagoniste della Roadmap on Blue Economy and Ocean Governance, progetto annunciato dal Ministro francese Jean-Yves Le Drian e dal collega indiano Subrahmanyam Jaishankar. E l’India è uno dei partner strategici di Parigi: Nuova Delhi ha recentemente acquistato 36 fighter jet Rafale; i due eserciti svolgono operazioni congiunte nelle acque indiane, con accesso reciproco alle rispettive strutture militari; la Francia è l’unica nazione non confinante con la quale l’India svolge pattugliamenti coordinati.
“I due Ministri — si legge in una nota del Ministero degli Esteri francese — hanno riaffermato la loro visione condivisa di uno spazio Indo-Pacifico libero e aperto, governato dallo stato di diritto, convenendo di approfondire il partenariato strategico franco-indiano e la cooperazione nei settori della difesa, dell’energia nucleare civile, dello spazio e della sicurezza”. A questo scopo sarà utile proprio la Roadmap on Blue Economy and Ocean Governance, con la quale Francia e India si impegnano ad azioni congiunte affinché l’Indo-Pacifico sia un’area di crescita sostenibile, di rispetto del diritto internazionale e per la protezione degli oceani.
Per Parigi è l’occasione per superare le frizioni con l’Australia e guardare con crescente interesse a un altro partner strategico nella regione: l’India