Fumio Kishida diventa il 100° Primo Ministro del Paese. Annunciate già nuove elezioni per novembre. In politica estera priorità al rapporto con la Corea del Nord
In tempi di pandemia e con la popolazione in attesa di chiare risposte sulla gestione del coronavirus, la politica giapponese spinge sull’acceleratore, anticipando di qualche settimana la fine naturale del mandato dei parlamentari. E così il nuovo Primo Ministro, a lungo Ministro degli Esteri, Fumio Kishida, che succede a Yoshihide Suga durato poco più di un anno, nello stesso giorno nel quale assume il ruolo di capo del Governo annuncia nuove elezioni per il mese di novembre, privandosi della ‘luna di miele’ che normalmente i nuovi premier sfruttano per arrivare alle elezioni senza affanni.
Questa scelta non è apprezzata da tutti. L’opposizione, rappresentata dal Partito costituzionale democratico, per bocca del leader Edano Yukio lamenta il fatto che gli elettori non avranno nessuno criterio sul quale basare il proprio voto dato che, prima della tornata elettorale del prossimo mese, non saranno neanche pronunciate le linee programmatiche dei singoli ministri dell’esecutivo. “Purtroppo, cambia la copertina ma il libro rimane lo stesso”, ha dichiarato Yukio.
Il Segretario Generale del Partito liberale democratico, formazione della maggioranza governativa, Amari Akira, plaude al nuovo corso politico del suo Paese. “Il Giappone aveva bisogno di un leader capace di stare dalla parte del popolo, condividerne le sofferenze e dare una direzione verso la quale andare insieme. Kishida sa ascoltare. Ora abbiamo un Primo Ministro di tutto rispetto”.
Nella sua prima conferenza stampa da capo del Governo, Kishida ha puntato tutto sulle misure anti-Covid, a dimostrazione di quanto, nel Paese, sia sentita la problematica. Quasi un giudizio contro la precedente amministrazione Suga, incapace di fronteggiare la portata del coronavirus. Si rafforzeranno le misure come la limitazione al movimento delle persone, così come i poteri del Governo, “come una torre di controllo per la gestione della crisi”.
In politica estera, per Kishida la priorità è il rapporto con la Corea del Nord e la questione dei rapimenti da parte di Pyongyang a cavallo degli anni ’70 e ’80: il Pm si dice pronto a incontrare Kim Jong-un per trattare sull’accaduto senza precondizioni. Ufficialmente, il Governo giapponese ha individuato 17 cittadini sequestrati dalla Corea del Nord, 5 dei quali sono stati rimpatriati. Mentre Tokyo punta al ritorno a casa delle restanti 12 persone, Pyongyang ha parlato della morte di 8 cittadini giapponesi; altri 4 individui non sarebbero mai entrati nel Paese.
Sul fronte geopolitico, Kishida si è già espresso per maggiori relazioni con gli Stati Uniti e per partnership di alto livello con le democrazie in Asia e in Europa, sia per contrastare l’influenza della Cina che il pericolo nucleare nordcoreano. Per dare un senso di continuità alle relazioni di Tokyo col resto del mondo, sono stati confermati il Ministro degli Esteri Toshimitsu Motegi e il titolare alla Difesa Nobuo Kishi.
Fumio Kishida diventa il 100° Primo Ministro del Paese. Annunciate già nuove elezioni per novembre. In politica estera priorità al rapporto con la Corea del Nord
In tempi di pandemia e con la popolazione in attesa di chiare risposte sulla gestione del coronavirus, la politica giapponese spinge sull’acceleratore, anticipando di qualche settimana la fine naturale del mandato dei parlamentari. E così il nuovo Primo Ministro, a lungo Ministro degli Esteri, Fumio Kishida, che succede a Yoshihide Suga durato poco più di un anno, nello stesso giorno nel quale assume il ruolo di capo del Governo annuncia nuove elezioni per il mese di novembre, privandosi della ‘luna di miele’ che normalmente i nuovi premier sfruttano per arrivare alle elezioni senza affanni.