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Gazprom e Cina, dollaro addio: la vendita di gas avverrà in rubli e yuan


Firmato un accordo aggiuntivo al contratto già esistente: pagamenti al 50% tra valuta russa e cinese. Putin e Xi si incontreranno al meeting della Shanghai Cooperation Organization, Biden spera di vedere il Presidente cinese al G20

L’addio al dollaro e all’euro per gli scambi commerciali della Russia diventa realtà, ancor di più con la revisione del contratto tra il colosso del gas Gazprom e China National Petroleum Corporation. Le due società statali hanno firmato un nuovo accordo che prevede il pagamento al 50% in rubli e al 50% in yuan, abbandonando così definitivamente la valuta statunitense e quella del Vecchio Continente. Ad annunciarlo la stessa Gazprom, il cui amministratore delegato Alexei Miller ha affermato che il nuovo agreement sancisce benefici comuni per entrambe le aziende. “Credo che i calcoli saranno in questo modo semplificati, sarà un esempio per altre compagnie e offre un nuovo impeto allo sviluppo delle nostre economie”.

Una scelta importante, che certifica ancora una volta il desiderio russo di fare a meno di quello visto come un fardello del sistema occidentale, con gli interscambi commerciali largamente basati su dollaro e euro. Evidentemente, l’operazione avvicina ulteriormente Mosca e Pechino, rafforzando il loro desiderio di costruzione di un nuovo ordine, ma non su tutti i piani. Come notato nei giorni scorsi, la Cina non ha supportato militarmente le operazioni in Ucraina, ad esempio con la vendita di armi, costringendo l’esercito di Vladimir Putin a rivolgersi a due Stati paria della comunità internazionale come l’Iran e la Corea del Nord.

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