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Giandomenico Picco, il soldato disarmato della diplomazia Onu


Giandomenico Picco potrebbe diventare il primo diplomatico italiano a usufruire dell’assegno della Legge Bacchelli; pur avendo dato prestigio all'Italia, ora si trova in ristrettezze economiche

Se la commissione della legge 440 dell’85 voluta da Bettino Craxi per aiutare Riccardo Bacchelli, autore del Mulino del Po (che si trovava in gravi difficoltà economiche), dovesse dare il via libera definitivo all’istruttoria in corso, Giandomenico Picco sarebbe il primo diplomatico italiano a usufruire dell’assegno vitalizio per chi, pur avendo dato lustro al nostro Paese nei più diversi campi di attività, si trova in ristrettezze economiche.

Saranno dunque ora Dacia Maraini, Roberto Cicutto, produttore cinematografico e Presidente della Biennale e l’ex Ministro Luigi Berlinguer nelle funzioni di componenti della commissione per l’esame della domanda a decidere se concedere o meno l’assegno a Picco creando quindi un precedente che farà certamente discutere. Gli ultimi beneficiari del sussidio sono stati Giovanni Mapelli, scultore del legno, Dante Vanelli, pianista, compositore e musicista, e Walter Cerquetti, giornalista, sceneggiatore, regista, ideatore e conduttore.

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