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Il nuovo colpo di Stato in Sudan interrompe la transizione democratica


Lunedì 25 ottobre le forze armate hanno fatto irruzione nel palazzo presidenziale sciogliendo il Governo e prendendo il potere. In tutto il Paese si protesta contro i militari

Un nuovo golpe militare ha fatto nuovamente precipitare il Sudan nel caos, interrompendo il corso della transizione democratica avviata dopo la rivolta popolare dell’aprile 2019, che aveva rovesciato la dittatura di Omar al-Bashir. Tutto ha avuto inizio all’alba di lunedì 25 ottobre, quando, dopo aver bloccato le vie d’accesso a Khartoum, le forze armate hanno fatto irruzione nel nuovo palazzo presidenziale.

I militari, guidati dal generale Abdel Fattah al-Burhan, hanno sciolto d’imperio il Governo composto da militari e civili, arrestato il Primo Ministro Abdalla Hamdok e la moglie, così come i Ministri dell’Industria, Ibrahim al Sheikh, e dell’Informazione, Hamza Baloul; oltre a diversi funzionari governativi ed esponenti dei movimenti della società civile. Dopo il putsch, i militari hanno sospeso la Costituzione, dichiarato lo stato d’emergenza, bloccato Internet e chiuso l’aeroporto di Khartoum.

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