Partono ufficialmente le relazioni tra Israele e Kosovo nel quadro della mediazione dell’amministrazione Trump. Ue e Turchia contrarie all’apertura dell’Ambasciata a Gerusalemme
Partono ufficialmente le relazioni tra Israele e Kosovo nel quadro della mediazione dell’amministrazione Trump. Ue e Turchia contrarie all’apertura dell’Ambasciata a Gerusalemme
Con la regolarizzazione dei rapporti diplomatici tra Israele e Kosovo si posiziona un’altra pedina nello scacchiere internazionale immaginato da Donald Trump. La precedente amministrazione a guida repubblicana ha spinto per la normalizzazione della relazione tra Israele e numerosi altri Paesi, con gli Accordi di Abramo che hanno impattato sia sul mondo arabo che quello musulmano. Ora anche il nuovo Governo statunitense a guida Joe Biden plaude al riconoscimento reciproco tra Tel Aviv e Pristina.
Le reazioni
Ned Price, Portavoce del nuovo Dipartimento di Stato a guida Antony Blinken, ha commentato positivamente la regolarizzazione dei rapporti tra Israele e Kosovo. “È una giornata storica. Quando i nostri partner sono uniti, gli Usa sono più forti. Relazioni profonde a livello internazionale aiutano ancor di più a rafforzare la pace e la stabilità nei Balcani e in Medio Oriente”.
Verso Tel Aviv, non cambierà sostanzialmente la politica estera statunitense rispetto al precedente quadriennio. D’altro canto, l’atteggiamento di Washington sulla Palestina ha già visto un miglioramento sostanziale: Biden ha annunciato il ripristino dei contatti con la leadership di Ramallah e soprattutto dei fondi per l’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi, l’Unrwa. Richard Mills, Ambasciatore facente funzioni degli Usa all’Onu, ha confermato il riavvicinamento tra i due Governi e specificato che la Casa Bianca punta ad una “soluzione a due Stati per risolvere il conflitto Israelo-Palestinese”.
Sicuramente, le parole del Portavoce Price vanno nella direzione della pacificazione dei rapporti tra Israele con più Stati possibili: ad oggi — come ricorda Meliza Haradinaj-Stublla, Ministra degli Esteri kosovara — è riconosciuto da 117 nazioni. “I nostri popoli hanno relazioni amichevoli e da oggi iniziamo un percorso come 2 Stati”, ha aggiunto Haradinaj-Stublla. La sua controparte israeliana, Gabi Ashkenazi, protagonista insieme al Primo Ministro Benjamin Netanyahu dei precedenti accordi con Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Sudan, nota l’importanza dell’aver stabilito un agreement per la cooperazione anche in ambito cyberspace.
Il no di Ue e Turchia
Pristina aprirà l’Ambasciata a Gerusalemme, seguendo le orme di Stati Uniti e Guatemala insieme a Malawi, Honduras e Serbia, che hanno annunciato una simile mossa. Ma la capitale d’Israele internazionalmente riconosciuta è Tel Aviv. Lo status di Gerusalemme è specificato dal diritto internazionale, dovendo ospitare le capitali sia di Israele che di Palestina quando e se le due nazioni troveranno una soluzione al conflitto.
“Questa decisione allontana le posizioni di Kosovo e dell’Unione europea su Gerusalemme”, afferma il Portavoce dell’European External Action Service Peter Stano, evidenziando che tutte le Ambasciate europee in Israele e la delegazione Ue sono a Tel Aviv così come previsto “dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dalle decisioni prese dal Consiglio Europeo”. Lo status finale su Gerusalemme, spiega Stano, deve essere deciso da israeliani e palestinesi attraverso la negoziazione.
La questione rischia di impattare sulle relazioni tra Bruxelles e Pristina ma anche tra l’Ue e gli Stati Uniti. Infatti, la posizione europea è chiara verso Gerusalemme e la volontà del Kosovo di far parte dell’Ue troverebbe ulteriori ostacoli se non si uniformasse all’azione dei Paesi membri, che hanno le Ambasciate a Tel Aviv. Stesso discorso per l’enfasi riposta al nuovo corso post-Trump tra Ue e Usa: il nodo Gerusalemme giocherà un ruolo nelle scelte delle due superpotenze e nel modo in cui valuteranno di intessere i rapporti futuri.
Anche la Turchiaha criticato la volontà d’apertura dell’Ambasciata del Kosovo a Gerusalemme: il Portavoce Hami Aksoy ha detto che “l’impegno del Kosovo viola il diritto internazionale e le risoluzioni dell’Onu”. Aksoy ha aggiunto che la decisione non aiuterà la causa palestinese, complicando ulteriormente la soluzione a due Stati.
Con la regolarizzazione dei rapporti diplomatici tra Israele e Kosovo si posiziona un’altra pedina nello scacchiere internazionale immaginato da Donald Trump. La precedente amministrazione a guida repubblicana ha spinto per la normalizzazione della relazione tra Israele e numerosi altri Paesi, con gli Accordi di Abramo che hanno impattato sia sul mondo arabo che quello musulmano. Ora anche il nuovo Governo statunitense a guida Joe Biden plaude al riconoscimento reciproco tra Tel Aviv e Pristina.
Le reazioni
Ned Price, Portavoce del nuovo Dipartimento di Stato a guida Antony Blinken, ha commentato positivamente la regolarizzazione dei rapporti tra Israele e Kosovo. “È una giornata storica. Quando i nostri partner sono uniti, gli Usa sono più forti. Relazioni profonde a livello internazionale aiutano ancor di più a rafforzare la pace e la stabilità nei Balcani e in Medio Oriente”.
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