Erano oltre dieci anni che il Presidente palestinese non metteva piede in Israele. Tutte le fazioni politiche hanno condannato il vertice definendolo “vergognoso”. Totalmente opposta la reazione americana
Un incontro durato circa due ore che però sta suscitando numerose polemiche quello tenutosi martedì sera tardi tra il Ministro della Difesa israeliano Benny Gantz e il Presidente dell’autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), a casa del Ministro.
L’incontro e le polemiche
Praticamente unanime il dissenso da parte palestinese. Tutte le fazioni politiche hanno condannato questo vertice, definendolo un “vergognoso incontro”. Svoltosi a casa di Gantz a Rosh Ha’ayin, questo incontro ha sorpreso molti palestinesi, soprattutto perché è avvenuto in un periodo di crescenti tensioni e violenze in Cisgiordania, acuitosi soprattutto nelle ultime settimane. Erano oltre dieci anni che il Presidente palestinese non metteva piede in Israele. Anche numerosi attivisti palestinesi hanno espresso sui social media il loro rifiuto dell’incontro e hanno condannato Abbas come “traditore” e “collaboratore”.
Ussein al-Sheikh, capo dell’Autorità generale per gli affari civili dell’Autorità Palestinese e membro del Comitato centrale di Fatah che ha partecipato all’incontro insieme a Majed Faraj, capo dei servizi segreti generali palestinesi, ha però respinto le critiche. “L’incontro è una sfida ed è l’ultima possibilità prima di trovarci in un vicolo cieco”, ha scritto Sheikh su Twitter. “È un tentativo serio e audace per effettuare un percorso politico basato sulla legittimità internazionale e la fine dell’escalation contro i palestinesi”. Il Ministero degli Esteri dell’AP ha nel contempo però, forse anche nel tentativo di tenere a bada le critiche, fatto sapere in una nota che “condanna con la massima fermezza il rafforzamento degli insediamenti da parte dell’occupazione, il furto di terra palestinese e la continuazione del brutale e ingiusto assedio del nostro popolo nella Striscia di Gaza”.
L’autorità palestinese ha ribadito di ritenere il Governo israeliano “pienamente e direttamente responsabile delle violazioni, dei crimini e dell’ostruzione dell’orizzonte politico per raggiungere soluzioni politiche al conflitto attraverso negoziati diretti tra le parti palestinese e israeliana sotto gli auspici internazionali”. I leader e il portavoce di Hamas sono stati tra i primi ad attaccare Abbas per aver incontrato Gantz. Una vignetta pubblicata da siti web vicini ad Hamas poco dopo l’incontro mostra Abbas che lava i piedi a Gantz, che appare in uniforme militare, in riferimento al suo precedente lavoro come capo dell’esercito israeliano, proprio per sottolineare la ritenuta sudditanza di Abbas rispetto a Israele.
La reazione degli Usa e gli scenari attuali
Totalmente di segno opposto le reazioni americane. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha twittato mercoledì che gli Stati Uniti sono “molto soddisfatti” dell’incontro. “Speriamo che le misure di rafforzamento della fiducia discusse accelereranno lo slancio per far avanzare ulteriormente la libertà, la sicurezza e la prosperità per palestinesi e israeliani nel 2022”, ha detto Price.
Gantz, nel corso dell’incontro, ha promesso un prestito di 100 milioni di shekel (28 milioni di euro) e uno status legale per 9.500 palestinesi. “Abbiamo discusso dell’attuazione di misure economiche e civili e abbiamo sottolineato l’importanza di approfondire il coordinamento della sicurezza e prevenire il terrore e la violenza per il benessere sia degli israeliani che dei palestinesi”, ha affermato Gantz, al termine del lungo colloquio.
È la seconda volta che Gantz incontra Abu Mazen. Per molti osservatori, l’attivismo del Ministro della Difesa va nella direzione di una candidatura al premierato in Israele, che Gantz ha perso quando ha accettato di condividerla con Netanyahu. L’incontro di Rosh Ha’ayin ha avuto luogo nel mezzo di un’escalation di violenza in Cisgiordania e la preoccupazione per la rinnovata violenza a Gaza.
Mercoledì i palestinesi a Gaza hanno sparato e ferito un israeliano di 33 anni che stava facendo lavori di manutenzione sulla barriera di sicurezza lungo il confine di Gaza. In risposta, l’esercito israeliano ha preso di mira una serie di postazioni di Hamas a Gaza.
Un incontro durato circa due ore che però sta suscitando numerose polemiche quello tenutosi martedì sera tardi tra il Ministro della Difesa israeliano Benny Gantz e il Presidente dell’autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), a casa del Ministro.
Praticamente unanime il dissenso da parte palestinese. Tutte le fazioni politiche hanno condannato questo vertice, definendolo un “vergognoso incontro”. Svoltosi a casa di Gantz a Rosh Ha’ayin, questo incontro ha sorpreso molti palestinesi, soprattutto perché è avvenuto in un periodo di crescenti tensioni e violenze in Cisgiordania, acuitosi soprattutto nelle ultime settimane. Erano oltre dieci anni che il Presidente palestinese non metteva piede in Israele. Anche numerosi attivisti palestinesi hanno espresso sui social media il loro rifiuto dell’incontro e hanno condannato Abbas come “traditore” e “collaboratore”.