Come preannunciato in campagna elettorale, Biden avvia il percorso di recupero dell’accordo nucleare con l’Iran. Una buona notizia per noi Europei
L’amministrazione Biden ha deciso di congelare temporaneamente la vendita, autorizzata dal Presidente Trump, di armi all’Arabia Saudita; di 50 caccia F-35 e di 18 droni Reaper agli Emirati Arabi Uniti.
Nella sua prima conferenza stampa da segretario di Stato, Antony Blinken ha affermato che gli accordi nel settore della difesa sono “in via di revisione”, un’operazione di routine per ogni nuovo Governo in carica. L’Arabia Saudita è il più grande importatore di armi al mondo e la maggior parte delle forniture proviene proprio dagli Usa. Blinken, durante un’audizione al Senato, ha anche dichiarato che l’amministrazione Biden “in brevissimo tempo” porrà fine a ogni genere di supporto all’intervento saudita in Yemen.
In realtà, la mossa americana colpisce nell’immediato soprattutto gli Emirati, che ad agosto avevano condizionato la firma dell’Accordo di Abramo, con cui Abu Dhabi ha normalizzato i rapporti con Tel Aviv, all’acquisto di F-35 americani. Il piano di vendita degli americani agli Emirati, peraltro, aveva agitato non poco le acque, infastidendo Israele, preoccupata di mantenere un vantaggio tecnologico su tutti gli ex nemici.
Quello sul blocco dell’export bellico non è l’unico boccone amaro che devono ingoiare i sauditi da parte americana: Robert Malley, uno degli ispiratori dell’accordo sul nucleare del 2015 (JCPoA), è stato nominato come Inviato speciale degli Stati Uniti per l’Iran. La nomina del negoziatore di Obama conferma l’intenzione di Biden di ricucire, sebbene in parte su nuove basi, le relazioni con l’Iran.
I funzionari dell’amministrazione Biden, incluso Blinken, hanno però avvertito che gli Usa rientreranno nel JCPoA solo dopo che lo avrà fatto Teheran. Un botta e risposta con il Governo iraniano che, per bocca del Ministro degli Esteri Javad Zarif, ha invitato gli Stati Uniti prima di ogni accordo a rimuovere “incondizionatamente e con pieno effetto tutte le sanzioni imposte da quando Trump è entrato in carica”.
La volatilità della politica estera americana resta un problema irrisolto e grave, soprattutto per la reputazione morale della super potenza. Nella speranza che si torni a una maggiore “consistency” dei rapporti internazionali delle Amministrazioni Usa, noi Europei incassiamo intanto il recupero di un grande protagonista dello scenario mediorientale, con i suoi 80 milioni di abitanti, in grande numero istruiti e con storie e tradizioni millenarie.
Come preannunciato in campagna elettorale, Biden avvia il percorso di recupero dell’accordo nucleare con l’Iran. Una buona notizia per noi Europei
L’amministrazione Biden ha deciso di congelare temporaneamente la vendita, autorizzata dal Presidente Trump, di armi all’Arabia Saudita; di 50 caccia F-35 e di 18 droni Reaper agli Emirati Arabi Uniti.
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