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Idropolitica e relazioni sino-kazake: chi controlla il Lago Balhaš?


Dopo il quasi totale prosciugamento del Lago d’Aral, un altro grande corpo idrico rischia di subire una sorte simile: si tratta del Lago Balhaš, divenuto il più grande dell’Asia centrale. È qui che si gioca lo scontro idro-egemonico tra la Cina e il Kazakistan

L’Asia centrale è una regione particolarmente sensibile dal punto di vista idrico. La scarsità fisica dell’acqua si sente soprattutto a causa di alcune scelte politiche ed economiche che ne hanno intensificato il consumo, esponendo l’ecosistema centro-asiatico a pressioni significative. Sebbene l’attenzione mediatica sia concentrata quasi esclusivamente, e a ragione, sul disastro del Lago d’Aral, un altro grande corpo idrico rischia di subire una sorte simile: si tratta del Lago Balhaš, divenuto il lago più grande dell’Asia centrale dopo la pressoché totale evaporazione dello sfortunato lago uzbeco-kazako.

Un territorio strategico

Il Lago Balhaš si trova nel Kazakistan orientale, a poca distanza dal confine cinese. La Russia e la Cina si sono contese per secoli il controllo di quest’area, che solo nell’Ottocento è passata dal Celeste Impero agli zar. Attualmente il bacino idrografico che afferisce al lago si colloca principalmente in Kazakistan, ma il maggior immissario del Balhaš è un fiume transfrontaliero, l’Ili, che concorre a fornire circa l’80% della sua acqua.

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