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Milei torna alle “relazioni carnali” con gli Usa e all’ostilità verso Pechino


Milei intensifica l'allineamento con gli Usa, in attesa delle elezioni di novembre, in cui il presidente argentino tifa apertamente per Donald Trump. Visita una "Base Navale Congiunta" nella Terra del Fuoco con la Comandante del Southern Command e l'ambasciatore Usa.

Sebbene fosse nell’aria già da tempo, il giro copernicano dato alla politica estera argentina dal presidente Javier Milei negli ultimi giorni ha sorpreso molti osservatori internazionali. Si sapeva che l’intenzione del nuovo governo “libertario” era quella di allontanarsi dalla sfera di influenza cinese per avvicinarsi a Washington, ma la visita fatta questo venerdì ai cantieri della Base Navale Integrata di Ushuaia, nella Terra del Fuoco, con la Comandante del Southern Command delle Forze Armate degli Stati Uniti, Laura Richardson, ha aperto le porte ad un’alleanza militare che va ben oltre le aspettative.

La Base Navale Integrata di Ushuaia rappresenta uno dei progetti più ambiziosi in termini militari e geopolitici per l’Argentina. Si tratta infatti di un enclave operativo situato alle porte dell’Antartide, in una zona molto sensibile a livello nazionale ed internazionale. Per l’Argentina significherebbe rafforzare la propria presenza nella zona in cui si trova la principale minaccia alla propria sicurezza nazionale, rappresentata dalla presenza militare britannica alle isole Malvinas/Falklands. Oltre ad accrescere le proprie capacità operative nell’area australe del Cono Sud, contesa ancora col Cile.

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