La Ue si coordina per rispondere alla crisi del settore agro-alimentare. Nasce Kohesio, la piattaforma dei progetti finanziati dall’Ue. Il Consiglio d’Europa pubblica il rapporto annuale sulla popolazione carceraria
La Ue si muove per aiutare l’agricoltura
La Commissione europea ha presentato una serie di proposte per rispondere ai disagi nel settore agro-alimentare causati dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei prezzi dell’energia e dei fertilizzanti. Fra le misure, la possibilità di utilizzare i terreni agricoli esclusi dalla produzione a causa dell’obbligo di inverdimento previsto dalla politica agricola comune, terreni di interesse ecologico, aree a maggese o abbandonate, che potranno essere utilizzate per la produzione agricola, per la produzione di alimenti e mangimi. La Commissione propone inoltre una dotazione di 500 milioni di euro per aiutare i produttori e la possibilità per gli Stati membri di versare agli agricoltori maggiori anticipi e una maggiore flessibilità sulle importazioni di prodotti destinati all’alimentazione animale. La guerra della Russia contro l’Ucraina “ha creato una moltitudine di problemi anche in relazione alla sicurezza alimentare globale” ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis durante una conferenza stampa, “Aumenteremo l’assistenza umanitaria per i Paesi che importano beni alimentari e sono a basso reddito”.
Voto 9: alla capacità di rispondere a un’emergenza in modo tempestivo e coordinato.
Nasce Kohesio: la piattaforma dei progetti finanziati dall’Ue
La Commissione europea ha lanciato Kohesio, la piattaforma pubblica con cui chiunque potrà informarsi sui progetti finanziati nell’ambito della politica di coesione in tutti i 27 Paesi dell’Unione europea. La piattaforma mette a disposizione, per la prima volta e in un unico database, tutti i dati relativi agli oltre 1.5 milioni di progetti inclusi nella programmazione Ue 2014 – 2020 finanziati dai fondi europei. Nel database vengono indicati sia le finalità dei progetti sia gli importi finanziati dall’Unione europea. I dati possono essere navigati attraverso una mappa interattiva dell’Unione e un sistema di filtri consente di restringere i campi per paese, parole chiave, politica e tema. Il sito dovrebbe essere disponibile in tempi brevi in tutte le lingue ufficiali dell’Unione (i dati inseriti dai beneficiari talvolta hanno qualche problema di traduzione).
Voto 8: la trasparenza e la corretta comunicazione sono essenziali sia per i progetti già finanziati e ancor più per i bandi aperti e le opportunità in corso.
Meno detenuti in Europa
Il Consiglio d’Europa ha pubblicato Space, il rapporto annuale sulla popolazione carceraria nei Paesi membri dell’organizzazione paneuropea. Secondo le statistiche il tasso complessivo di incarcerazione (il numero di detenuti ogni 100.000 abitanti), in Europa ha continuato a diminuire nel 2020, anche se ci sono Paesi dove il numero di detenuti è aumentato, come la Svezia (+8,2%) e la Romania (+6,6%). La densità carceraria è però diminuita in quasi tutti i Paesi paneuropei mediamente del 20% negli ultimi sette anni. Lituania e Repubblica Ceca sono i Paesi che hanno i tassi di incarcerazione più alti nell’Unione, mentre Islanda e Finlandia quelli più bassi. I Paesi con il sovraffollamento maggiore sono Romania, Grecia e Cipro (l’Italia è quinta in questa classifica). Il Paese con il tasso più alto di suicidi in carcere è la Francia seguita da Lettonia e Portogallo (l’Italia è nei primi 10 posti).
Voto 7: ridurre il sovraffollamento nelle carceri è l’intervento minimo, vanno superate politiche e culture carcerarie arcaiche, inutili e mortificanti.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di maggio/giugno di eastwest.
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