Dal nuovo sistema di voto ai soliti problemi tecnici: dal 22 giugno è ancora incerto chi sarà il candidato sindaco democratico
La democrazia statunitense mostra ancora una volta il suo lato debole nel corso di una consultazione elettorale, stavolta nel contesto delle primarie democratiche di New York. Negli ultimi anni sono stati numerosi i problemi — legati un po’ alla tecnologia un po’ a scelte puramente politiche — che hanno messo in discussione, proprio nel campo del Partito democratico, l’effettivo risultato del voto degli elettori: basti pensare al ruolo del Democratic National Committee nel 2016 nell’appoggio a Hillary Clinton, dopo una durissima battaglia con Bernie Sanders, o al caucus in Iowa del gennaio 2020, con un’app che ha ritardato il conteggio delle schede.
Il nuovo caos elettorale
Da ieri ci si ritrova di fronte al caos in una delle città più iconiche degli Usa, la democratica New York che il 22 giugno è andata al voto per scegliere l’esponente del partito dell’asinello successore di Bill de Blasio. Ma tra un sistema di conteggio chiamato Ranked Choice che prevede l’espressione di 5 candidati, da indicare dal più al meno gradito, per ciascun elettore e l’inclusione nei dati di circa 135mila schede test senza validità, il risultato diventa una farsa e non lascia speranze per una soluzione di brevissimo tempo come la trasparenza elettorale imporrebbe.
Così, il candidato Eric Adams, dato quasi per certo vincitore con un vantaggio di 16mila voti su Kathryn Garcia e Maya Wiley non può ancora considerarsi rappresentante del mondo democratico alle prossime elezioni per il Sindaco di New York. Il problema del conteggio risiederebbe nell’errore — probabilmente umano — del non aver cancellato i test pre-elettorali dal software scelto, portando così all’aggiunta di migliaia di voti in più.
I limiti del Board of Elections
“Siamo a conoscenza delle discrepanze rilevate. Stiamo lavorando con lo staff tecnico per identificare dove sono avvenute. Chiediamo al pubblico, agli eletti e ai candidati di avere pazienza”, scrivono su Twitter i responsabili del NYC Board of Elections (Boe). Cinque ore dopo il tweet, ne viene pubblicato uno nuovo con una dichiarazione che parla proprio dei 135mila voti erroneamente registrati, aggiungendo: “Sono state rimosse tutte le immagini dei voti utili a testare il sistema.
Il Board chiede scusa per gli errori e comunica che “sono state prese immediatamente le misure per assicurare che vengano riportati i risultati correttamente aggiornati”. Bill de Blasio, Sindaco uscente, commenta negativamente quanto avvenuto al Board of Elections, chiedendo una riforma strutturale dell’organo, ricordando che la sua offerta di 20 milioni di dollari per migliorare il sistema di conteggio è stato rifiutato dai componenti del Boe.
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