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Usa-Cina: conflitto inevitabile


Le divisioni interne possono indebolire le forze statunitensi nella sfida contro il gigante cinese, determinato ad affermare la sua egemonia. Il teatro di prova ora è Taiwan

Le divisioni interne possono indebolire le forze statunitensi nella sfida contro il gigante cinese, determinato ad affermare la sua egemonia. Il teatro di prova ora è Taiwan

La Cina, nonostante le sue dimensioni, fino agli anni ‘80 aveva un peso limitato sullo scacchiere internazionale. Nel 1984 alle Olimpiadi di Los Angeles, conquistò la sua prima medaglia d’oro. Dagli anni ‘90 è diventata una delle nazioni più competitive al mondo e contende il primato del medagliere agli Usa. La stessa cosa sta avvenendo sul piano geopolitico. La Repubblica popolare cinese a partire dall’ascesa di Deng Xiaoping, leader dal 1978 al 1992 e artefice della riforma economica e dell’apertura del Paese al mercato, ha avviato una corsa senza fine della sua crescita economica a doppia cifra. Hanno cominciato copiando ciò che l’Occidente sapeva fare, grazie alle delocalizzazioni selvagge delle multinazionali, favorite dal costo basso del lavoro. Poi, i cinesi sono diventati talmente bravi da superare le aziende occidentali e ora hanno il primato in tanti settori produttivi, per tecnologia e innovazione.

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