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Risale la tensione Usa-Iran


Un attacco di una milizia filo-iraniana uccide due soldati americani; gli Stati Uniti rispondono con dei raid. La crisi tra Iran e America riprende a sfogarsi in Iraq

Giovedì notte gli Stati Uniti hanno condotto una serie di raid aerei in Iraq, andando a colpire cinque depositi di armi della milizia sciita Kataib Hezbollah. Si è trattato di una rappresaglia per l’attacco missilistico avvenuto il giorno prima contro la base di Taji, a nord della capitale Baghdad, che ospita una coalizione internazionale: sono morti due soldati americani e uno britannico.

L’attacco a Camp Taji è avvenuto nel giorno del compleanno di Qassem Soleimani, il potente generale iraniano assassinato dagli Stati Uniti lo scorso 3 gennaio. Secondo gli Stati Uniti, il gesto è stato compiuto dal gruppo iracheno Kataib Hezbollah, sostenuto dall’Iran, che però non lo ha rivendicato. Il comandante della brigata, Abu Mahdi al Muhandis, era peraltro stato ucciso nello stesso attacco contro Soleimani.

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