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Sahel, chi era il leader jihadista ucciso dalle forze francesi


Adnan Abu Walid al-Sahrawi era il terrorista più ricercato della regione, responsabile di efferati attacchi nella cosiddetta zona dei tre confini tra Mali, Niger e Burkina Faso

L’eliminazione dell’emiro Adnan Abu Walid al-Sahrawi, leader dello Stato islamico nel Grande Sahara (ISGS), una settimana fa è stata annunciata con grande enfasi dal Presidente francese Emmanuel Macron, che ha definito la dipartita del capo jihadista “un grande successo” per l’esercito francese, dopo più di otto anni di lotta contro gli estremisti islamici nel Sahel.

Adnan Abu Walid al-Sahrawi, nome di guerra di Lehbib Ould Ali Ould Said Ould, era il terrorista più ricercato della regione, che nonostante la pressante caccia all’uomo portata avanti da cinque anni, era riuscito a mantenere salda la guida dell’ISGS. Era ritenuto responsabile dell’attacco avvenuto il 9 agosto 2020 nell’area di Kouré, nel Niger sud-orientale, dove persero la vita sei operatori umanitari francesi, la loro guida e l’autista nigerino.

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