La Grande Mela è una delle metropoli più avanzate nello sviluppo delle tecnologie smart. Oggi il trend è quello di restituire molti spazi, prima pensati solo per le auto, ai percorsi pedonali e alle piste ciclabili
Nel 2050, dicono le previsioni dell’Onu, il 75% della popolazione sarà concentrato nelle aree urbane. Di fronte alle sfide poste dalla crescita demografica, le grandi città si preparano sviluppando politiche per un uso più efficiente ed efficace delle risorse. New York, la città che non dorme mai, è una di queste. Secondo un report McKinsey, la Grande Mela è una delle metropoli più avanti nello sviluppo delle cosiddette tecnologie smart, intelligenti. Il sindaco Bill de Blasio ha creato l’Ufficio della Tecnologia e dell’Innovazione (Moti) per cercare di adottare le tecnologie smart in tutti gli ambiti, ovunque è possibile, al fine di migliorare la qualità di vita dei newyorchesi. Le iniziative messe in campo dal Moti cercano di rendere più efficienti risorse come energia e acqua, la gestione dei rifiuti e la qualità dell’aria.
L’energia
Rendere più efficiente l’illuminazione dei grattacieli è una delle maggiori opportunità di risparmio energetico per una città che non si spegne mai. Le tecnologie smart possono davvero fare la differenza. I sistemi di illuminazione a incandescenza o le luci fluorescenti di prima generazione sono ancora i più diffusi nei building di Manhattan, e i sistemi di controllo automatico sono poco usati. Gran parte dei sistemi di illuminazione nei grandi edifici vengono controllati ancora manualmente. I sistemi intelligenti riducono l’intensità dell’illuminazione automaticamente, e riescono anche a ridurre le ore di accensione delle luci attraverso la programmazione e i sensori di presenza.
Nel 2013 la città di New York ha lanciato il programma Ace (Accelerated Conservation and Efficiency) per migliorare l’efficienza energetica dei grattacieli e dei palazzi. Da allora il piano comunale ha distribuito oltre 350 milioni di dollari di finanziamenti. Gli interventi hanno interessato oltre 650 edifici. La gran parte dei progetti ha riguardato la sostituzione delle lampade tradizionali con sistemi a tecnologia led, che si stima abbiano fatto risparmiare alla città 850mila dollari in minori costi energetici all’anno, con oltre 900 tonnellate di emissioni di gas serra in meno.
La gestione dei rifiuti
Un altro dei miglioramenti che le tecnologie smart possono offrire a New York riguarda il sistema di gestione dei rifiuti. Ogni giorno la Grande Mela produce oltre 10.500 tonnellate di rifiuti (avete letto bene). Il trend è in crescita con l’e-commerce: al mattino i marciapiedi di Manhattan appaiono come un campo dopo la battaglia, occupati da montagne di scatole di cartone vuote con il logo di Amazon, in attesa del passaggio dei camion porta rifiuti.
Il sindaco De Blasio, alla Giornata della terra del 2015, ha annunciato l’obiettivo della città di arrivare a zero rifiuti nel 2030 (2030 Zero Waste Goal Nyc). Il piano prevedeva l’introduzione della raccolta porta a porta anche della frazione organica entro il 2018 in tutta la metropoli. Ma con la pandemia e i tagli al budget comunale, il progetto è stato sospeso.
Il Nyc Sanitation Department che gestisce i rifiuti della città è il più grande al mondo per le quantità smaltite. Organizzare la raccolta di rifiuti da migliaia di contenitori è una sfida logistica: i cassonetti strabordano se non vengono svuotati con la giusta tempistica, mentre al contrario una raccolta troppo frequente rischia di rappresentare uno spreco di carburante e di lavoro, facendo lievitare i costi.
La soluzione smart è stata quella di introdurre dei sensori di riempimento nei cestelli porta rifiuti, alimentati da piccoli pannelli solari. Il sistema comprende dei compattatori automatici, che permettono ai cestelli porta rifiuti smart di raccogliere rifiuti cinque volte di più rispetto ai contenitori tradizionali. Il sistema è dotato anche di sensori wireless che monitorano il livello di riempimento, cosa che permette di migliorare l’efficienza della raccolta dal 50% all’80%, oltre a contribuire alla riduzione delle emissioni, con la diminuzione del tempo in strada per i camion porta rifiuti.
L’acqua
Le tecnologie digitali sono state adottate anche per rendere più efficienti i consumi di acqua. Gli 8,5 milioni di abitanti di New York usano 3,7 miliardi di litri di acqua al giorno. Il Nyc Department of Environmental Protection ha sviluppato e distribuito su larga scala un sistema automatico di lettura dei consumi idrici (Automated Meter Reading o Amr) che permette a ogni cittadino di monitorare attraverso un’app dedicata i consumi di acqua, quattro volte al giorno. La app segnala i consumi anomali o fuori dal normale: un aiuto per monitorare eventuali perdite e rotture dell’impianto idrico di casa. I lettori smart sono stati installati finora in 800mila edifici.
I messaggi di allerta
Un altro utilizzo molto utile del digitale riguarda i messaggi di allerta della Protezione civile e della Polizia che a New York vengono inviati direttamente sugli smartphone a tutte le persone presenti in quel determinato momento nell’area interessata. Gli alert sono legati a perturbazioni in arrivo di grande intensità o a situazioni di pericolo imminente (uragani, nevicate ed eventi meteo eccezionali), incidenti stradali e anche eventi criminali (scontri a fuoco, rapimenti).
I trasporti
Altro capitolo importante riguarda la mobilità e il sistema dei trasporti integrati di New York. Secondo l’ultimo report annuale sulla Mobilità Urbana del Texas Transportation Institute, la regione metropolitana della TriState area (New York, Connecticut e New Jersey-Newark) nel 2020 è stata la più congestionata degli Stati Uniti e ha superato l’area metropolitana della grande Los Angeles.
La pandemia ha contribuito a peggiorare il traffico perché un gran numero di persone che di solito usa il sistema di trasporti urbani di New York durante il Covid ha scelto l’auto o la bici per il percorso casa-lavoro. Il traffico pesante per la consegna delle merci a milioni di residenti è aumentato in maniera esponenziale. La fase emergenziale sembra passata e le persone ora hanno ripreso a viaggiare con i treni e la metropolitana, anche se ci vorrà tempo per tornare ai livelli pre-pandemia.
Le piste ciclabili
Molti newyorchesi hanno preso l’abitudine di spostarsi in bicicletta in questi ultimi due anni. Aiutati dalla diffusione massiva delle piste ciclabili. La rete delle piste ciclabili nella città di New York è lunga 2.200 chilometri, estesa in tutti i 5 distretti: Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island. Ma solo 800 chilometri sono di piste ciclabili protette: le altre sono nelle strade dove passano le auto e i pedoni, strade che sono spesso congestionate. Lo sforzo dell’amministrazione è quello di far crescere la percentuale di piste ciclabili protette dove la gente si sente più sicura ad andare in bici.
La bicicletta, assieme alla metropolitana, è il mezzo più veloce per muoversi nella città congestionata dalle auto. Molti oggi, in tutte le stagioni, la usano per spostarsi. Quasi 1,6 milioni di newyorchesi sono ciclisti. E circa mezzo milione di persone usa la bicicletta ogni giorno. Se aumenteranno gli spazi sicuri per muoversi in bici, aumenteranno anche i ciclisti che decideranno di usarla ogni giorno.
Il trend è questo: nei prossimi anni verranno restituiti molti spazi alle persone prima pensati solo per le auto. A New York ci sono dei marciapiedi dove le persone non riescono neanche a camminare per quanto sono congestionati, così le persone sono costrette a camminare sulle piste ciclabili e i ciclisti a muoversi nelle corsie riservate alle auto. Le automobili dominano ancora il paesaggio urbano. Ci sono così tante auto parcheggiate nelle strade di New York che restano lì ferme tutto il giorno. Parte di questi spazi potrebbero essere utilizzati per creare dei percorsi pedonali più ampi, piazze, piste ciclabili. Tutti ne beneficerebbero. Questo è quello che gli abitanti vogliono. E a New York sta già, lentamente, avvenendo.
Verso la “carbon neutrality”
La città si è posta l’obiettivo di arrivare alla “carbon neutrality” entro il 2050. Lo stato di New York, inoltre, ad aprile ha approvato una legge che prevede l’obbligo delle zero emissioni per tutte le nuove auto vendute entro il 2035. L’obiettivo più ambizioso a lungo termine per una città energivora come New York è quello di arrivare alla carbon-free electricity, ossia all’utilizzo di energia prodotte senza fonti fossili, entro il 2040.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di settembre/ottobre di eastwest.
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Nel 2050, dicono le previsioni dell’Onu, il 75% della popolazione sarà concentrato nelle aree urbane. Di fronte alle sfide poste dalla crescita demografica, le grandi città si preparano sviluppando politiche per un uso più efficiente ed efficace delle risorse. New York, la città che non dorme mai, è una di queste. Secondo un report McKinsey, la Grande Mela è una delle metropoli più avanti nello sviluppo delle cosiddette tecnologie smart, intelligenti. Il sindaco Bill de Blasio ha creato l’Ufficio della Tecnologia e dell’Innovazione (Moti) per cercare di adottare le tecnologie smart in tutti gli ambiti, ovunque è possibile, al fine di migliorare la qualità di vita dei newyorchesi. Le iniziative messe in campo dal Moti cercano di rendere più efficienti risorse come energia e acqua, la gestione dei rifiuti e la qualità dell’aria.
Rendere più efficiente l’illuminazione dei grattacieli è una delle maggiori opportunità di risparmio energetico per una città che non si spegne mai. Le tecnologie smart possono davvero fare la differenza. I sistemi di illuminazione a incandescenza o le luci fluorescenti di prima generazione sono ancora i più diffusi nei building di Manhattan, e i sistemi di controllo automatico sono poco usati. Gran parte dei sistemi di illuminazione nei grandi edifici vengono controllati ancora manualmente. I sistemi intelligenti riducono l’intensità dell’illuminazione automaticamente, e riescono anche a ridurre le ore di accensione delle luci attraverso la programmazione e i sensori di presenza.