Stato dell’Unione, von der Leyen: “Ecco la strada”
Sullo Stato dell'Unione storico discorso della prima Presidente donna della Commissione, valorizzato dalla straordinarietà del momento e dalle sfide che attendono l’Ue
Sullo Stato dell’Unione storico discorso della prima Presidente donna della Commissione, valorizzato dalla straordinarietà del momento e dalle sfide che attendono l’Ue
Al Parlamento europeo riunitosi in seduta plenaria, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen tiene uno storico discorso sullo Stato dell’Unione, tra i più significativi dalla nascita delle istituzioni europee. La particolarità del momento che la comunità internazionale sta vivendo — dalle tensioni globali sul confronto tra Stati Uniti e Cina alla sfida sulla pandemia da coronavirus, passando per le recenti proteste in Bielorussia— ha impattato sul mandato della Presidente von der Leyen, prima donna a ricoprire l’importante ruolo di guida della Commissione europea.
Sistema sanitario
Proprio le problematiche generatesi all’indomani della diffusione del Covid-19 hanno portato la von der Leyen a evidenziare la necessità e l’importanza di un sistema sanitario comunitario più efficiente, capace di rispondere ai momenti di crisi in maniera sistemica. Da qui, l’adozione del nuovo programma EU4Health. “Come primo passaggio, rafforzeremo l’Ema (agenzia europea per i medicinali, n.d.r.) e il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie”, spiega.
Successivamente, “costruiremo la European BARDA, un’agenzia per la ricerca avanzata e lo sviluppo dei biomedicali”. Al terzo punto, von der Leyen sottolinea che “è più importante che mai discutere sulla questione delle competenze sulla salute”: ecco perché, in occasione della presidenza italiana del G20, verrà organizzato il Global Health Summit, in collaborazione col Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Politica estera
La posizione europea verso la Cina è stata più volte ribadita, specie relativamente alla differenza di approccio al multilateralismo. Nel suo intervento, la Presidente ha ricordato che l’Europa vede Pechino come “un partner negoziale, un competitor economico e un rivale sistemico” col quale, d’altro canto, poter condividere le questioni relative al cambiamento climatico. Ciononostante, rimangono aperte le questioni Hong Kong e trattamento della minoranza musulmana degli uiguri.
Sulla Bielorussia “voglio dirlo forte e chiaro: l’Unione europea sta dalla parte del popolo”, visto e considerato che “le elezioni non sono state né libere né giuste”. Secondo von der Leyen, per chi chiede maggiori relazioni con la Russia, è bene ricordare l’episodio occorso ad Alexei Navalny (anche se Mosca nega coinvolgimenti).
Il Mediterraneo orientale è divenuto il nuovo terreno di scontro per alcuni attori geopolitici regionali. L’approccio della Turchia è stato particolarmente esuberante, con numerose esplorazioni condotte nell’ultimo anno che hanno portato a vibranti proteste, in particolare in Grecia. Ankara “è e sempre sarà un nostro importante vicino. Ma la vicinanza è geografica, perché la distanza tra noi sta crescendo”. La Turchia ospita milioni di rifugiati, supportati dall’intervento economico europeo, ma questa “non è una giustificazione per intimidire” i Paesi confinanti.
Economia e lavoro
La Presidente ha abbracciato la filosofia del salario minimo garantito, da estendere in tutti i Paesi membri. “Il salario minimo funziona, ed è tempo perché il lavoro venga pagato. Sono fortemente impegnata — ha detto von der Leyen — affinché ci sia una negoziazione collettiva e una proposta che rispetti le competenze nazionali e le tradizioni. Abbiamo visto — ricorda l’esponente della Commissione — come il minimum wage già adottato in numerosi Stati tutela i lavori e crea equità, sia per i lavoratori che per le aziende”.
Von der Leyen ricorda la “promessa di un mercato economico e sociale che dia stabilità. La risposta dell’Ue e degli Stati Membri è stata senza precedenti e abbiamo dimostrato come l’Europa, quando unita, sia capace di provvedere alle richieste”. Comprese quelle sulla flessibilità: attivando la clausola general escape, l’Ue ha movimentato tre trilioni di euro “a supporto di aziende e industrie: dal pescatori della Croazia agli agricoltori in Grecia, dalle Pmi in Italia ai freelance in Danimarca”.
La Presidente ha evidenziato la rinnovata fiducia verso l’Euro, “mai così forte”. E rammentato il bisogno di un’economia umana che protegga i cittadini dell’Ue contro i grandi rischi della vita — malattia, disoccupazione, povertà — e offra stabilità, opportunità, prosperità. Con la proposta Next Generation EU si assiste all’opportunità “per realizzare riforme strutturali alle nostre economie, completare l’unione bancaria e dei capital markets”. Inoltre, tra le proposte “una nuova strategia per il futuro di Schenghen: dobbiamo abbattere le barriere dei singoli mercati”.
Al Parlamento europeo riunitosi in seduta plenaria, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen tiene uno storico discorso sullo Stato dell’Unione, tra i più significativi dalla nascita delle istituzioni europee. La particolarità del momento che la comunità internazionale sta vivendo — dalle tensioni globali sul confronto tra Stati Uniti e Cina alla sfida sulla pandemia da coronavirus, passando per le recenti proteste in Bielorussia— ha impattato sul mandato della Presidente von der Leyen, prima donna a ricoprire l’importante ruolo di guida della Commissione europea.
Sistema sanitario
Proprio le problematiche generatesi all’indomani della diffusione del Covid-19 hanno portato la von der Leyen a evidenziare la necessità e l’importanza di un sistema sanitario comunitario più efficiente, capace di rispondere ai momenti di crisi in maniera sistemica. Da qui, l’adozione del nuovo programma EU4Health. “Come primo passaggio, rafforzeremo l’Ema (agenzia europea per i medicinali, n.d.r.) e il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie”, spiega.
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