Il Centro nazionale di controspionaggio e sicurezza degli Stati Uniti invita le aziende tecnologiche a essere “intelligenti” nei rapporti commerciali, in modo da minimizzare i rischi per la sicurezza nazionale
Il Centro nazionale di controspionaggio e sicurezza (NCSC), l’agenzia che si occupa di proteggere i sistemi di intelligence degli Stati Uniti e di compromettere quelli dei Paesi ostili, ha pubblicato un nuovo rapporto sui cinque settori tecnologici in assoluto più strategici per l’economia e la sicurezza: l’intelligenza artificiale, le biotecnologie, i sistemi autonomi, il computing quantistico e i semiconduttori. “Questi settori”, si legge nel documento, “producono tecnologie che potrebbero determinare se l’America resterà la principale superpotenza mondiale o se verrà eclissati dai concorrenti strategici nei prossimi anni”.
Sistemi autonomi e biotecnologie
I settori inseriti nella lista non costituiscono una novità. Sono anni, infatti, che gli Stati Uniti vi investono per vincere la corsa con la Cina, la nazione che insidia il loro primato globale. La questione tecnologica è sempre stata alla base della guerra commerciale aperta dall’ex Presidente Donald Trump nel 2018, ad esempio, che non mirava solamente a riequilibrare la bilancia degli scambi ma a ostacolare l’ascesa di Pechino; più recentemente, l’accordo AUKUS con Australia e Regno Unito non si limita ai sottomarini nucleari ma prevede anche una collaborazione sull’intelligenza artificiale e il computing quantistico.
I sistemi autonomi sono quelli che faranno muovere senza l’intervento umano i veicoli in strada, ma anche i droni e le imbarcazioni in guerra. Le biotecnologie utilizzano le risorse biologiche per ottenere nuovi materiali, innovare gli alimenti, sviluppare vaccini e armi. I computer quantistici sono dispositivi dalle capacità di calcolo enormi da sfruttare per favorire le scoperte scientifiche e accelerare il progresso, ma anche per scardinare i meccanismi di protezione delle infrastrutture critiche avversarie. L’intelligenza artificiale è un contenitore di metodi e tecniche per – tra le tante applicazioni – automatizzare la produzione industriale e migliorare l’efficienza militare. I semiconduttori (o microchip) sono il componente critico per eccellenza, necessario allo sviluppo manifatturiero e tecnologico-digitale sia nel comparto civile che in quello della difesa.
I consigli dell’NCSC
Vista la natura strategica di tutte queste tecnologie, l’NCSC invita le aziende americane del settore a “sapere con chi state facendo affari”, in modo da minimizzare i rischi per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Tra i consigli offerti, c’è innanzitutto quello di “esaminare attentamente” i fornitori, i soci e gli investitori, conoscere le loro politiche sulla sicurezza e fissare degli standard minimi, in modo da evitare spionaggi o trasferimenti illeciti di proprietà intellettuali e di dati sensibili.
Nel rapporto si legge poi che le imprese americane devono tenere in considerazione che i programmi di reclutamento di talenti sponsorizzati dai Governi stranieri hanno dei rischi: dietro ai giovani talentuosi, cioè, potrebbero nascondersi delle spie. E devono anche “capire che tutte le entità nella Repubblica popolare cinese, incluse quelle commerciali, di ricerca e scientifiche, sono tenute per legge a condividere informazioni con l’apparato di sicurezza di Stato”.
Decoupling?
Il direttore dell’NCSC, Michael Orlando, ha dichiarato ai giornalisti che la sua agenzia non vuole promuovere il decoupling – cioè il disaccoppiamento, la cessazione dei contatti – tra gli Stati Uniti e la Cina: un termine molto in voga sotto l’amministrazione Trump ma estremamente complesso da realizzare nella pratica, considerata la profonda interdipendenza tra le due economie. Joe Biden non ha stravolto le linee generalissime e gli obiettivi ultimi della politica cinese del suo predecessore, e vuole ridurre l’esposizione americana ad alcune filiere critiche controllate dalla Cina (energia, metalli, batterie).
Rispetto a Trump, però, l’approccio di Biden alla competizione tecnologica con la Cina sembrerebbe essere più razionale e focalizzato su un numero ristretto di applicazioni strategiche: invece che al decoupling totale, punterebbe ad alzare un recinto molto alto in un cortile piccolo (small yard, high fence). Come ha detto Orlando alle aziende, “se avete intenzione di fare affari e di collaborare, siate intelligenti”.
Il Centro nazionale di controspionaggio e sicurezza degli Stati Uniti invita le aziende tecnologiche a essere “intelligenti” nei rapporti commerciali, in modo da minimizzare i rischi per la sicurezza nazionale