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Blinken esorta alla calma Israele e Palestina


Il Segretario di Stato americano ha condannato gli attacchi terroristici e ha invitato israeliani e palestinesi a evitare ulteriori tensioni dopo la recente ondata di violenze

Si è svolta in un momento estremamente difficile e delicato la visita in Israele del Segretario di Stato americano, Antony J. Blinken. La complicata situazione politica del paese da un lato e la recente, ennesima, escalation della violenza tra israeliani e palestinesi, hanno fatto da sfondo a questa visita.

Blinken e Netanyahu hanno ribadito e confermato il legame duraturo tra i loro paesi. Numerosi analisti, anche sulla stampa internazionale, non hanno tuttavia mancato di sottolineare alcune divergenze sempre più profonde su una serie di questioni fondamentali, che rischiano di minare tale unità. Per prima cosa Blinken ha voluto sottolineare la priorità da dare alla questione rapporti Israele e Palestina, chiedendo a entrambi di evitare ulteriori rappresaglie dopo i sanguinosi episodi degli ultimi giorni. Appena arrivato a Tel Aviv, il Segretario Blinken ha detto di essere “particolarmente scioccato” per l’attacco avvenuto venerdì fuori da una sinagoga in cui un uomo armato palestinese ha ucciso sette persone. L’episodio aveva fatto seguito a un raid israeliano, avvenuto giovedì, contro un campo profughi palestinese nella città di Jenin, in Cisgiordania, che aveva provocato la morte di 10 palestinesi, tra cui una donna di 61 anni. I funzionari palestinesi hanno definito gli omicidi un massacro e l’Autorità palestinese ha sospeso la sua cooperazione in materia di sicurezza con l’esercito israeliano. Israele ha però affermato che il raid era stato ordinato per arrestare alcuni militanti della Jihad islamica che stavano organizzando un attacco contro suoi cittadini.

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