La gestione della pandemia sembra essere determinante per la sopravvivenza dei Governi anche in Estremo Oriente
Dopo solo un anno Yoshihide Suga ha deciso di mollare. Il Primo Ministro giapponese ha annunciato che non parteciperà alla corsa per la leadership del Partito liberal-democratico prevista alla fine del mese, ponendo le basi per un cambio alla guida del Governo.
Suga era subentrato a settembre dello scorso anno a Shinzo Abe, dimessosi per problemi di salute. Abbandonati quindi anche i piani per il rimpasto del Consiglio dei Ministri che, fino a qualche giorno fa, a causa della crisi di consenso del Governo, sembrava imminente.
Dopo una campagna vaccinale partita a rilento e la contestatissima decisione di procedere con le Olimpiadi e le Paralimpiadi, nonostante i numeri dei contagi non fossero buoni, Yoshihide Suga ha visto in pochi mesi erodere il proprio consenso. Il Giappone sta attualmente lottando contro la quinta ondata di Covid-19 e alcune zone del Paese sono in lockdown da quasi un anno. La campagna di vaccinazione è stata lenta e a oggi solo il 43% dei giapponesi ha ricevuto la doppia dose di vaccino.
La decisione di Suga arriva a sorpresa, dopo il tonfo nelle recenti elezioni amministrative a Yokohama, la seconda città del Paese, dove Hachiro Okonogi, il candidato sostenuto dal premier, ha subito una pesante sconfitta da Takeharu Yamanaka, del Partito costituzionale democratico.
Così oltre ai sondaggi ai minimi livelli, Suga ha dovuto subire anche i malumori all’interno del partito e la rinascita dei conflitti tra le diverse fazioni interne all’LDP, tenute a bada in precedenza dalla lunga amministrazione di Shinzo Abe.
Per la politica giapponese, inizia una fase interessante, in cui molte cose potrebbero cambiare. Tradizionalmente, il Presidente dell’LDP diventa anche Primo Ministro. A oggi, tuttavia, non ci sono certezze sul successore di Suga. Uno dei candidati sarà l’ex Ministro degli Esteri del Giappone, Fumio Kishida, ma si fa il nome anche di Kono Taro, giovane astro nascente molto social di una delle fazioni forti all’interno del Partito.
Fase fluida della politica giapponese. Anche in questo caso, la gestione della pandemia sembra giocare un ruolo determinante per un giudizio sull’operato del Governo. E il premier Suga non ha convinto nessuno.
La gestione della pandemia sembra essere determinante per la sopravvivenza dei Governi anche in Estremo Oriente