Usa, Canada e Norvegia cooperano con l’Ue per la Difesa
L'Ue ha autorizzato la partecipazione di Usa, Canada e Norvegia a un progetto militare allargato per migliorare la sicurezza europea in caso di conflitto con la Russia
High Representative of the Union for Foreign Affairs and Security Policy Josep Borrell speaks during a joint news conference following an EU defence ministers' meeting at the EU headquarters in Brussels, Belgium May 6, 2021. John Thys/Pool via REUTERS? - RC2FAN96BXH9
L’Ue ha autorizzato la partecipazione di Usa, Canada e Norvegia a un progetto militare allargato per migliorare la sicurezza europea in caso di conflitto con la Russia
L’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell parla durante una conferenza stampa congiunta a seguito di una riunione dei Ministri della Difesa dell’Ue presso la sede dell’Ue a Bruxelles, Belgio, 6 maggio 2021. John Thys/Pool tramite REUTERS
La rilevanza dellāannuncio, inoltre, sta nel fatto che ribadisce il cambio di approccio della nuova amministrazione americana nei confronti del Vecchio continente. Gli Stati Uniti ā cosƬ come il Canada e la Norvegia ā fanno parte della Nato assieme a gran parte dellāEuropa e sono gli alleati di riferimento di questāultima; o addirittura i guardiani, se si parla di sicurezza. Sotto lāex Presidente Donald Trump avevano perĆ² fatto parecchie pressioni sugli europei per indurli ad aumentare le spese per la difesa comune, creando piĆ¹ di qualche tensione e rafforzando in Bruxelles lāaspirazione a una āautonomia strategicaā.
Joe Biden, al contrario, punta molto sul coordinamento e sul recupero dei rapporti con i partner storici, senza per questo rinunciare a opporsi a quelle iniziative contrarie agli interessi americani: il gasdotto Nord Stream 2 tra Germania e Russia, ad esempio; oppure lāaccordo sugli investimenti tra Unione europea e Cina.
Il Ministro della Difesa del Portogallo, JoĆ£o Gomes Cravinho, ha detto che ĆØ āmolto positivoā che gli Stati Uniti si uniscano alla PESCO invece di definirla ānegativa per gli interessi della Natoā: lāamministrazione Trump aveva infatti espresso delle perplessitĆ sul progetto di mobilitĆ militare europeo.
Attualmente sul territorio europeo sono presenti oltre 70mila militari statunitensi: sono lƬ principalmente per esercitare una funzione di deterrenza verso Mosca e per rassicurare la Polonia, lāEstonia, la Lettonia e la Lituania, che guardano con preoccupazione alla possibilitĆ di unāaggressione russa. Il Canada guida un gruppo tattico della Nato di stanza in Lettonia.
Il dispiegamento delle forze militari in Europa ĆØ tuttavia complicato dallo stato delle infrastrutture, che richiedono un aggiornamento: le strade e i ponti spesso non consentono il passaggio dei mezzi pesanti, le piste di atterraggio non sono sempre sufficientemente lunghe per lāatterraggio degli aerei da guerra, i porti sono troppo poco profondi per far attraccare alcuni tipi di navi.
LāUnione europea ha destinato agli interventi di agevolazione della mobilitĆ militare una somma di 1,7 miliardi di euro dal suo bilancio pluriennale. Nonostante le attuali limitazioni pratiche, la Ministra della Difesa della Germania Annegret Kramp-Karrenbauerpensa comunque che la partecipazione di America, Canada e Norvegia al progetto PESCO rappresenti āun salto quantico in termini di cooperazione concretaā.
L’Ue ha autorizzato la partecipazione di Usa, Canada e Norvegia a un progetto militare allargato per migliorare la sicurezza europea in caso di conflitto con la Russia