Il Parlamento appoggia per la prima volta la mozione di sfiducia per il Primo Ministro: elezioni anticipate?
La Svezia si ritrova non troppo inaspettatamente in una crisi politica dalla difficile soluzione, con il Primo Ministro Stefan Löfven che dovrà decidere in una settimana se dimettersi, indire nuove elezioni o tentare la formazione di un esecutivo rimaneggiato. Il voto di sfiducia arrivato nelle scorse ore ha una portata storica, perché non era mai successo che i membri del Parlamento, il Riksdag, riuscissero a defenestrare il capo del Governo. Ma in questo caso pesano alcuni sconvolgimenti politici che lasciano intendere ulteriori difficoltà nelle prossime settimane.
Sinistra e destra contro Löfven
Tutto nasce dalla proposta di rimozione del tetto degli affitti per le nuove case, appoggiata da due alleati chiave, il Partito di centro e i Liberali, del Governo di coalizione — composto anche da Social-democratici e Verdi — di Löfven. Questa infatti era una delle condizioni principali affinché l’esecutivo potesse proseguire il suo cammino. A quel punto, la formazione di estrema destra, chiamata Democratici svedesi, ha proposto una mozione di sfiducia, appoggiata non solo dagli altri partiti dell’opposizione, il Partito moderato e i Cristiano-democratici, ma anche dalla sinistra, fuori dal Governo al quale dava un appoggio esterno: Löfven ha così perso la fiducia parlamentare con 181 voti contro 109.
“Ora il panorama politico cambierà del tutto”, ha dichiarato il Primo Ministro al Financial Times. “Con la pandemia e la crisi economica, il Paese necessita una forte leadership. È nell’interesse della Svezia”. L’unione delle forze di sinistra e di destra lascerà il segno, soprattutto perché Sverigedemokraterna — che ha proposto la mozione di sfiducia — ha radici neonaziste, rifacendosi l’immagine negli ultimi anni principalmente grazie alla volontà della sua dirigenza di cooperare con gli altri partiti dell’opposizione, i Moderati e i Cristiano-democratici.
La reazione dei partiti
Jimmie Akesson, il capo dei Democratici svedesi, ha affermato che “questo Governo non solo è dannoso ma anche storicamente debole e totalmente incapace di risolvere i problemi che i cittadini della nostra nazione affrontano ogni giorno”. I Social-democratici se la prendono principalmente con la sinistra, definendo il voto di appoggio alla proposta di Sverigedemokraterna “una scellerata alleanza”.
Per Ulf Kristersson del Partito moderato i Social-democratici sbagliano a tagliar fuori dalla discussione politica i Democratici svedesi, creando — a suo dire — un rischio polarizzazione eccessivo. Ma è chiara la difficolta della formazione di Löfven nel dialogare con la destra xenofoba di Akesson, contraria all’immigrazione e all’integrazione.
Il Parlamento appoggia per la prima volta la mozione di sfiducia per il Primo Ministro: elezioni anticipate?