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L’ultima primavera araba


La democrazia tunisina è a rischio. Dov’è Bruxelles?

La democrazia tunisina è a rischio. Dov’è Bruxelles?

La Tunisia deve ritrovare rapidamente la “strada della democrazia”. Sabato, in una lunga telefonata, Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha esortato il Presidente tunisino Kais Saied a formare rapidamente un nuovo Governo e a garantire il tempestivo ritorno del Parlamento eletto. Il 25 luglio scorso, Saied ha congelato i lavori dell’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo per 30 giorni, dopo aver rimosso il premier, il Ministro della Giustizia e quello della Difesa e licenziato vari alti funzionari, governatori e sindaci, inviando l’esercito a presidiare i principali palazzi del potere. Il Presidente tunisino ha inoltre imposto all’intera nazione un coprifuoco dalle 18 alle 7 (ridotto, da ieri, di 4 ore), vietando tutti gli assembramenti con più di tre persone “fino a nuovo ordine”.

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