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Myanmar, come il colpo di Stato ha favorito il narcotraffico


L'aumento dell'instabilità in Myanmar, dopo il colpo di Stato militare di un anno, fa ha visto un'impennata nella produzione di narcotici. Le droghe illecite che si producono dominano il mercato dell'Asia-Pacifico

Le autorità di Laos, Thailandia e Myanmar hanno sequestrato 90 milioni di compresse di metanfetamina e 4,4 tonnellate di metanfetamina in cristalli il mese scorso. La maggior parte di questi narcotici è prodotta nelle remote zone di confine dello Stato Shan del Myanmar, secondo l’Ufficio UN contro droga e crimine. “La produzione di metanfetamina è aumentata l’anno scorso da livelli già estremi nel nord del Myanmar e non c’è segno di rallentamento”, riferisce Jeremy Douglas. Il rappresentante regionale dell’UNODC nel Sud-est asiatico ha infatti sottolineato che “La droga e il conflitto rimangono inseparabili in Myanmar, uno alimenta l’altro”. Per Douglas la ragione di ciò risiede nel fatto che “Il caos e l’instabilità funzionano per i trafficanti”.

Le difficoltà economiche hanno infatti attanagliato il Myanmar dopo il colpo di Stato e questo ha lasciato molte persone povere senza alternative. Douglas ha dichiarato a Reuters che i contadini nello Stato Shan probabilmente torneranno alla coltivazione dell’oppio nel breve e medio termine. Anche nella vicina Thailandia, condotto tradizionale per le droghe illecite prodotte in Myanmar, la situazione sembra aggravarsi. 520 milioni di compresse di metanfetamina sono state sequestrate nell’anno fiscale da ottobre 2020 a settembre 2021. Secondo i dati del suo Office of Narcotics Control Board (ONCB) si tratta di un aumento di 159 milioni rispetto ai 12 mesi precedenti. I funzionari delle forze dell’ordine thailandesi riportano che le droghe che vengono trafficate dal Myanmar alla Thailandia sono principalmente destinate ad altri paesi. I paesi dove i narcotici finiscono per essere venduti al dettaglio sono principalmente Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Russia, Giappone e Usa.

La produzione di narcotici nel Triangolo d’oro

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