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Cina: alla corte di Xi Jinping i leader dei Paesi del sud globale esclusi dal G20


Xi Jinping salta il G20 e accoglie in Cina i presidenti di Zambia e Venezuela. Un messaggio chiaro al mondo di come la Cina intende gestire la sua politica estera

La Cina è un attore cruciale quando si parla di ristrutturazione del debito. Ad oggi, Pechino è il maggior creditore bilaterale a livello globale, con gran parte dei suoi fondi canalizzati sui paesi in via di sviluppo. Secondo i dati del 2021, la Cina detiene il 17.6% del debito dello Zambia; nel caso del Venezuela, nonostante i pochi dati disponibili, si stima che il paese abbia un debito verso la Cina di circa $ 12 miliardi. Negli ultimi anni, sia il Paese africano che quello sudamericano hanno cercato di ottenere delle ristrutturazioni del loro debito con la Cina, per far fronte ai loro livelli di debito sempre più preoccupanti.

All’inizio di quest’anno, lo Zambia è stato il primo paese a ottenere un’importante riduzione del debito attraverso il cosiddetto Common Framework. Pechino ha avuto un ruolo centrale,  coordinandosi con gli altri creditori del Club di Parigi e gli obbligazionisti. Gran parte delle discussioni tra il Presidente Hakainde Hichilema e Xi Jinping si focalizzerà dunque sulla questione del debito. Soprattutto perché il tanto cercato accordo per rinegoziare il debito dello Zambia necessita ancora di un memorandum d’intesa per essere effettivo.

La Cina, però, ha anche altri interessi in ballo con lo Zambia. L’importanza globale del Paese africano sta crescendo grazie ai suoi vasti depositi di minerali, una componente imprescindibile per attuare la transizione energetica. Le risorse zambiane comprendono anche il rame, le miniere di nichel e le risorse di cobalto. Pechino punta dunque ad assicurare la sua influenza nel paese: ad esempio, la Zijin Mining Group Co. è in lizza per acquisire una partecipazione nelle attività della Mopani Copper Mines Plc dello Zambia, rilevata dal governo nel 2021 e ora società a maggioranza statale.

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