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Polonia: sale la tensione tra il nuovo governo e l’opposizione


Il governo Tusk ha fatto arrestare due membri del governo precedente - l’ex ministro dell’Interno Mariusz Kaminski e il suo braccio destro, accusati di abuso di potere - scatenando la rabbia dell’opposizione. Il presidente Duda ha avviato una procedura per la grazia.

In Polonia, il nuovo governo guidato da Donald Tusk è in carica da appena un mese. Ma poche settimane sono bastate per far salire alle stelle la tensione tra l’esecutivo liberale e Diritto e Giustizia (PiS), il partito populista che si è ritrovato all’opposizione. A fine dicembre sono arrivate le prime mosse di Tusk per cercare di liberare l’informazione pubblica dal controllo del PiS. Poi, negli ultimi giorni, il governo ha fatto arrestare due membri del governo precedente, scatenando la rabbia dell’opposizione e le dure proteste dei suoi sostenitori.

In questi anni, la Polonia aveva attirato in più occasioni l’attenzione del resto d’Europa per la svolta illiberale che stava prendendo piede sotto Mateusz Morawiecki, con il tentativo dello schieramento populista di prendere il controllo del sistema giudiziario e della tv pubblica. Una volta che il PiS ha perso le elezioni di metà ottobre, sconfitto dalla coalizione guidata da Piattaforma Civica di Tusk, era quindi chiaro che la transizione di potere sarebbe stata turbolenta e dominata dal tentativo del nuovo governo di smantellare il più possibile di quanto fatto da quello uscente.

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