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Milei rompe la politica dell’equidistanza argentina in Medio Oriente


L'Argentina è stato l'unico paese latinoamericano ad opporsi al riconoscimento dello Stato Palestinese come membro a pieno titolo dell'Assemblea Generale dell'Onu. Una svolta drastica, l'ennesima dall'arrivo di Javier Milei al potere, nella politica estera del paese.

Solo 9 stati si sono opposti alla risoluzione approvata settimana scorsa in seduta straordinaria dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che prevede l’ampliamento delle prerogative dei rappresentanti dello stato della Palestina negli organismi Onu.

Sebbene mantenga lo status di Osservatore, e quindi senza il diritto di voto, la Palestina potrebbe accrescere le proprie possibilità di intervento e rappresentanza in vista del riconoscimento della condizione di membro a pieno titolo dell’Onu, bloccata dal veto degli Usa nel Consiglio di Sicurezza. Repubblica Ceca, Ungheria, Israele, Micronesia, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Stati Uniti e Argentina si sono opposte durante la votazione. L’ambasciatore di Tel Aviv è stato anche protagonista di una scena che ha fatto il giro del mondo: con un tritacarta in miniatura ha distrutto una copia della Carta dell’Onu in segno di protesta contro “l’integrazione di uno stato terrorista” nell’organizzazione.

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