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Migrazioni: la rotta delle Canarie e le proposte spagnole


Il premier spagnolo Sanchez ha visitato in questi giorni Mauritania, Gambia e Senegal, nel tentativo di regolare i flussi migratori che vanno dall’Africa occidentale alle isole Canarie, per entrare in Europa.

Sono oltre ventimila le persone arrivate nelle isole Canarie dall’inizio di quest’anno, dopo essersi imbarcate sulle coste dell’Africa Occidentale e aver attraversato un tratto di oceano Atlantico. I numeri sono cresciuti vertiginosamente rispetto allo scorso anno, con un aumento degli arrivi del 126%, secondo le statistiche rilasciate dal ministero degli Interni spagnolo, e con sbarchi che sono ormai quotidiani. Di conseguenza, non sorprende che la questione migratoria rappresenti uno dei principali temi politici in Spagna e che il governo stia cercando con urgenza delle soluzioni.

Si inserisce all’interno di questo quadro il viaggio di Pedro Sanchez in Africa Occidentale. Partito martedì, il primo ministro spagnolo è atterrato in Mauritania e si è spostato tra mercoledì e giovedì anche in Gambia e Senegal. Con uno scopo preciso: cercare di convincere i tre Paesi subsahariani ad impegnarsi maggiormente per impedire le partenze verso le Canarie e, più in generale, verso la Spagna e l’Unione Europea.

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