spot_img

I cambiamenti climatici spingono i migranti in America


C’è il cambiamento climatico dietro l’aumento dei flussi dall’America centrale verso gli Stati Uniti. Il colmo, per chi è uscito dall'accordo di Parigi

Una coppia di migranti provenienti dall'Honduras si bacia mentre avanza lungo la strada con altri migranti provenienti dall'America centrale durante il loro viaggio verso gli Stati Uniti, Huixtla, Messico, 18 aprile 2019. REUTERS/Jose Cabezas

C’è il cambiamento climatico dietro l’aumento dei flussi dall’America centrale verso gli Stati Uniti. Il colmo, per chi è uscito dall’accordo di Parigi

L’attivista svedese Greta Thunberg ha partecipato ieri alla manifestazione “Venerdì per il futuro” (Fridays for Future) di Roma, lo sciopero scolastico per il clima. Benché si tratti di un’emergenza reale e riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale, si fa ancora fatica ad associare il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici a questioni concrete, che hanno un impatto nella vita di tutti i giorni.

Una delle tante conseguenze del cambiamento climatico è ad esempio la crisi migratoria in America centrale, ovvero l’arrivo alla frontiera degli Stati Uniti, ogni mese, di decine di migliaia di persone provenienti dal Triangolo del nord centroamericano: Honduras, El Salvador e Guatemala. Un problema macroscopico, sia per le dimensioni dei flussi che per il suo peso politico.

Gran parte delle politiche di Donald Trump hanno infatti un legame con l’immigrazione: dalla separazione dei bambini allo shutdown del Governo, fino alla più recente dichiarazione di emergenza nazionale per costruire il muro con il Messico. Gli arresti di migranti al confine americano stanno crescendo, anche se i livelli non sono paragonabili ai massimi storici. Una “crisi” quindi c’è, ma non nel senso inteso da Trump: gli Stati Uniti non possono impedire a queste persone – soprattutto famiglie con bambini – di esercitare il loro diritto di asilo; il muro è perciò un’opera inutile, mentre al contrario è utile investire nei tribunali e nel potenziamento delle strutture di accoglienza.

Il nesso tra cambiamenti climatici e migrazioni

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

- Advertisement -spot_img

Uruguay: il ritorno del Frente Amplio

Il successo del “piccolo Dragone”

Il ritorno di Putin in Corea del Nord

Venezuela: al via la campagna elettorale

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo