Le audizioni alla Camera friggono il consenso del Presidente Trump, ma non porteranno alle dimissioni di Donald
La leader dei Democratici al Congresso americano Nancy Pelosi, con un discorso di sei minuti tenuto giovedì scorso a Capitol Hill, ha chiesto alla Commissione Affari giudiziari di chiudere le audizioni e formalizzare gli articoli dell’impeachment contro Donald Trump per l’Ucrainagate.
“Le sue azioni hanno violato seriamente la Costituzione, è in gioco la nostra democrazia e il Presidente non ci lascia altra scelta che agire”, ha dichiarato la Speaker americana in diretta televisiva. E ancora: “In America nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il Presidente è al di sopra della legge”. L’accusa contro Trump è quella di aver promesso aiuti militari all’Ucraina, in cambio di un’inchiesta di Kiev contro Joe Biden, candidato alla presidenza Dem, e suo figlio Hunter, consigliere di amministrazione di una società ucraina del gas, per corruzione.
La commissione potrebbe redigere gli articoli entro giovedì prossimo e la Camera potrebbe votare entro Natale. La definizione degli articoli è un passaggio chiave nella procedura di impeachment, il Presidente non è ufficialmente incriminato fino a quando la Camera non vota, a maggioranza semplice. In una lettera al Presidente della Commissione, il consigliere della Casa Bianca Pat Cipollone, ha definito l’inchiesta sull’impeachment “completamente priva di fondamento”. Dopo che per mesi i Repubblicani hanno richiesto una rappresentanza legale nell’inchiesta, la Casa Banca ha deciso di non costituire la difesa di Trump né di partecipare alla procedura di impeachment della Camera.
Trump, dopo una serie di messaggi infuocati su Twitter, ha invitato i Democratici a procedere velocemente così che si arrivi al Senato (a maggioranza repubblicana) e si possa chiudere tutta la faccenda. Dopo l’approvazione dell’impeachment, si aprirà il processo alla camera alta, dove serve una maggioranza qualificata dei due terzi. A meno che venti senatori repubblicani non cambino idea, l’esito dovrebbe essere già scritto.
Resta la graticola mediatica, i cui effetti si misureranno in termini di consenso. Ed è per questo che il Presidente sta spingendo per chiudere la pratica rapidamente.
@GiuScognamiglio
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