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Australia: il Primo Ministro Albanese tra Usa e Cina


Importante missione per il leader del Partito Laburista australiano, che dovrà bilanciare i rapporti con Washington e Pechino in una fase in cui l’Indo-Pacifico assume sempre più importanza, e lui stesso ha bisogno di rilanciare la propria immagine internazionale

Il Primo Ministro dell’Australia Anthony Albanese inizia nella giornata odierna la prima di una serie di missioni diplomatiche dall’alto valore aggiunto che lo porterà prima negli Stati Uniti, poi in Cina e, infine nelle Isole Cook per il significativo Pacific Island Forum. Ultimo ma non meno importante, il Pm laburista tornerà successivamente negli Usa per il summit APEC, in un contesto nel quale l’Indo-Pacifico assume sempre più importanza nel quadro dello scontro tra Washington e Pechino, in un momento di rottura a livello internazionale, con il conflitto israelo-palestinese tornato a preoccupare le fragili istituzioni internazionali.

L’equilibrio australiano nei rapporti con Stati Uniti e Cina è estremamente delicato, con Albanese che, da quando è stato eletto alla guida del Paese, ha cercato di ricucire consapevolmente con Pechino dopo anni di politiche pericolosamente rigide da parte dell’esecutivo di Scott Morrison. Un periodo che, tuttavia, ha visto il coronavirus diffondersi in tutto il mondo e Canberra assumere un ruolo da falco, allineata con l’amministrazione repubblicana di Donald Trump alla Casa Bianca. Non a caso, quello dell’attuale leader australiano è il primo viaggio di un Pm in Cina negli ultimi 7 anni, a dimostrazione delle tensioni vissute sull’asse Canberra-Pechino.

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