Sono passati dieci anni dal loro ultimo incontro e non si sa come Usa e Russia usciranno dalla situazione in cui si trovano, tra accuse reciproche e differenze di opinione
Sono passati dieci anni dal loro ultimo incontro e non si sa come Usa e Russia usciranno dalla situazione in cui si trovano, tra accuse reciproche e differenze di opinione
Le bandiere degli Stati Uniti, della Russia e della Svizzera nel giardino di Villa La Grange, il giorno prima dell’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente russo Vladimir Putin a Ginevra, Svizzera, 15 giugno 2021. Peter Klaunzer/Pool via REUTERS
La maggior parte degli analisti segnala che Stati Uniti e Russia effettivamente concordano su un punto: questo è il livello più basso mai toccato nelle relazioni tra Washington e Mosca dalla fine della Guerra fredda. Come si è arrivati a questa situazione è noto: dalle tensioni sull’Ucraina alla guerra in Siria, dalla diversa visione delle politiche verso l’Iran passando per la Libia, dalla questione legata gli attacchi informatici e le manipolazioni elettorali alla gestione dei dissidenti. Meno chiaro è, invece, come poter uscire dal pantano nel quale i due giganti delle relazioni internazionale sono finiti, tra accuse reciproche e differenze di opinione.
L’incontro di oggi tra Biden e Putin e le richieste Usa
Una svolta potrebbe arrivare dall’atteso summit odierno di Ginevra tra Joe Biden e Vladimir Putin. I due si incontrarono nel 2011, quando l’attuale inquilino della Casa Bianca ricopriva il ruolo di vice di Barack Obama. Sono passati 10 anni dal meeting, così tanti che quello che il Presidente democratico può al massimo auspicare è una relazione definita quantomeno prevedibile con Mosca. Alla sua controparte, Biden chiederà il ritiro delle truppe dal Donbass, lo stop alle interferenze nelle elezioni e agli attacchi informatici.
Il problema si porrà laddove Putin rispondesse picche o negasse eventuali coinvolgimenti, specie relativi alle tornate elettorali negli States o tentativi di hackeraggio dei sistemi. Secondo l’ex Ambasciatore presso la Federazione Russa Michael McFaul, “sarebbe bello avere una relazione stabile, ma se ciò non accadesse, è bene prepararsi al Piano B”, ricordando inoltre che le maggiori aspettative pesano su Biden, essendo stato lui a chiedere al Presidente Putin un incontro faccia a faccia.
Vero è che il Presidente statunitense arriva a Ginevra forte dell’appoggio degli alleati G7, Nato e dell’Unione europea, un ritorno alle origini e alle buone relazioni tra i Paesi del Patto Atlantico e gli storici amici che Donald Trump aveva in qualche modo snobbato nel solco dello slogan Make America Great Again, che allo stesso tempo prevedeva miti parole verso i russi.
L’atteggiamento della Russia
Dal Cremlino trapelano alcuni dettagli del summit: come spiegato dal Portavoce Dmitry Peskov, dovrebbe durare tra le 4 e le 5 ore comprese le pause, con inizio dei lavori alle ore 13 di Ginevra. Ma evidentemente, quanto le due delegazioni staranno insieme dipenderà dal clima che si creerà nel corso dell’incontro. Non ci sarà una conferenza stampa congiunta, bensì ciascun leader rilascerà dichiarazioni individuali ai giornalisti accreditati per l’evento.
Per il braccio destro di Putin, il Consigliere presidenziale Yuri Ushakov, si discuterà di tutte le questioni più calde e persino quelle irrisolte, di stabilità strategica, di conflitti regionali. “Come dessert, si parlerà di Medio Oriente, Siria, Libia, Afghanistan, Nagorno-Karabakh, Penisola Coreana e di nucleare iraniano. E certamente anche di Ucraina”. Le parti, ha raccontato alla Tass, hanno lavorato sodo per sviluppare l’agenda del summit, e “tra disaccordi e temi inconsistenti, alla fine hanno trovato un accordo sul format”.
Da capire se verrà siglato un testo finale, un documento che delinea quanto discusso, o tematiche sulle quali Biden e Putin eventualmente si chiariranno. Su questo, le negoziazioni sarebbero ancora in divenire. Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale, ha dichiarato: “Tutti gli accordi raggiunti sul formato e l’agenda, negoziati nei giorni scorsi, rimangono in forza, nulla è cambiato. Biden arriverà, va tutto bene”.
Sono passati dieci anni dal loro ultimo incontro e non si sa come Usa e Russia usciranno dalla situazione in cui si trovano, tra accuse reciproche e differenze di opinione
La maggior parte degli analisti segnala che Stati Uniti e Russia effettivamente concordano su un punto: questo è il livello più basso mai toccato nelle relazioni tra Washington e Mosca dalla fine della Guerra fredda. Come si è arrivati a questa situazione è noto: dalle tensioni sull’Ucraina alla guerra in Siria, dalla diversa visione delle politiche verso l’Iran passando per la Libia, dalla questione legata gli attacchi informatici e le manipolazioni elettorali alla gestione dei dissidenti. Meno chiaro è, invece, come poter uscire dal pantano nel quale i due giganti delle relazioni internazionale sono finiti, tra accuse reciproche e differenze di opinione.
L’incontro di oggi tra Biden e Putin e le richieste Usa
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