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Africa, la strategia degli Stati Uniti per la regione subsahariana


Il segretario di Stato Antony Blinken vola nel continente per incontrare i leader di Sudafrica, Repubblica Democratica del Congo e Rwanda. Obiettivo: contrastare l’influenza di Cina e Russia

L’Africa subsahariana al centro della diplomazia internazionale, attore protagonista per superare la crisi climatica, regione ricca di diversità culturale e società aperte. È così che gli Stati Uniti, con la nuova strategia ideata dall’amministrazione Biden-Harris, descrivono l’area subsahariana del continente africano, dando mandato al segretario di Stato Antony Blinken di pubblicizzare la visione di Washington e le idee statunitensi per la crescita di questa parte di mondo fondamentale per l’equilibrio delle relazioni con le altre superpotenze, Cina e Russia su tutte.

Il viaggio di Blinken in Sudafrica, Repubblica Democratica del Congo e Rwanda dà vigore alla strategia Usa, articolata e dettagliata in più punti, che neanche tanto velatamente critica l’atteggiamento cinese e russo verso l’area. Pechino è accusata dagli Stati Uniti di sfruttare la regione come un’arena per sfidare l’ordine internazionale, una posizione finalizzata a portare avanti i suoi interessi commerciali e geopolitici, senza tener conto della trasparenza delle sue azioni. Al contempo, per Washington, Mosca considera l’Africa subsahariana spazio per lo sviluppo di compagnie militari parastatali o private, che fomentano l’instabilità della regione per assicurarsi benefici finanziari.

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