I canadesi Michael Spravor, imprenditore, e Michael Kovrig, ex-diplomatico, sono detenuti in Cina per spionaggio. Meng Wanzhou, imprenditrice cinese, è in arresto in Canada su richiesta degli Usa.Il primo ministro del Canada Justin Trudeau ha definito “assolutamente inaccettabile” la decisione di un tribunale cinese di condannare un cittadino canadese a undici anni di prigione con l’accusa di spionaggio. La sentenza è giunta al termine di un processo che Ottawa giudica illegittimo, non fondato su prove solide e motivato da ragioni politiche.
L’uomo condannato si chiama Michael Spavor, è un imprenditore che viveva e lavorava in Cina occupandosi di promuovere i contatti economici con la Corea del nord. È stato arrestato dalle autorità cinesi il 10 dicembre 2018 con vaghe accuse di spionaggio e da allora è detenuto in condizioni molto dure: ha scarsi contatti con l’esterno e in una lettera ai familiari chiese che gli venissero mandate delle mascherine per dormire, il che lascia immaginare che fosse rinchiuso in una cella con le luci sempre accese. Le prove nei suoi confronti sono delle foto che ha scattato in un aeroporto, che secondo le autorità cinesi ritrarrebbero strutture o velivoli militari.
Il caso giudiziario-politico tra Canada e Cina, in breve
Spavor è noto sui media come uno dei “due Michael”. Oltre a lui, infatti, il 10 dicembre 2018 è stato arrestato in Cina anche un altro cittadino canadese di nome Michael – Michael Kovrig, un ex-diplomatico – sempre con l’accusa di violazione di segreti di stato.
Il governo del Canada considera queste detenzioni un nuovo caso di “diplomazia degli ostaggi” da parte di Pechino e una ritorsione per l’arresto – a Vancouver il 1° dicembre 2018 – della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou. Meng è stata arrestata su richiesta degli Stati Uniti, che vogliono ottenerne l’estradizione e la accusano di frode bancaria e di violazione delle sanzioni contro l’Iran.
La Cina ritiene invece che l’arresto di Meng sia infondato nonché parte di uno stratagemma americano per danneggiare le aziende tecnologiche cinesi come Huawei; pensa che Ottawa sia complice di Washington in questo piano e chiede il rilascio incondizionato della donna. Meng è attualmente sotto processo in Canada; vive a Vancouver agli arresti domiciliari e riceve un trattamento umanitario degno di un paese democratico.
Ricapitolando, il Canada pensa – così come molti analisti di politica internazionale – che la Cina stia sfruttando i “due Michael” come merci di scambio per ottenere dal governo canadese la liberazione di Meng. L’amministrazione Trudeau ha detto più volte di non avere intenzione di interferire con il sistema giudiziario. La vicenda ha portato al crollo delle relazioni diplomatiche tra Ottawa e Pechino e ha fatto naufragare le ipotesi di un maggiore avvicinamento commerciale.
Il tempismo della condanna e le elezioni in Canada
Che l’arresto di Spavor celi delle motivazioni politiche è confermato dal tempismo della sua condanna in Cina, mercoledì scorso. In Canada il processo sull’estradizione di Meng Wanzhou è vicino alle fasi finali e a giorni nel paese potrebbero venire convocate elezioni anticipate: Justin Trudeau vuole infatti sfruttare l’aumento del suo tasso di approvazione per garantirsi una maggioranza parlamentare e liberarsi del governo di minoranza.
Un sondaggio dell’Istituto Angus Reid dell’anno scorso mostrava come il 72% dei canadesi approvasse l’approccio moderato del primo ministro verso il “caso Meng”. Ma il capo del Partito conservatore, Erin O’Toole, è comunque molto critico verso Trudeau e afferma che, se fosse lui alla guida del paese, riuscirebbe a garantire la sicurezza dei cittadini canadesi.
I sondaggi danno il Partito liberale di Trudeau avanti di circa sei punti rispetto ai Conservatori. A rafforzare però il messaggio di O’Toole, penalizzando al contrario Trudeau, potrebbe essere un’altra mossa recente delle autorità cinesi: un giorno prima della sentenza di Spavor la Cina ha respinto il ricorso di un cittadino canadese giudicato colpevole di narcotraffico, Robert Schellenberg, contro la sua condanna a morte.
Le due condanne potrebbero aumentare la pressione sociale e politica verso Trudeau, spostando il focus della campagna elettorale, danneggiando i suoi livelli di consenso e impedendogli di trarre vantaggio dal voto. La maggioranza dei canadesi ha oggi un’opinione negativa o estremamente negativa della Cina.
Il ruolo degli Stati Uniti
La strategia dell’amministrazione Trudeau contro la Cina si è finora basata sulla ricerca di alleati che condannassero le pratiche della Cina per via diplomatica. È possibile che i rappresentanti del governo canadese non parteciperanno alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, mentre è meno probabile un boicottaggio da parte degli atleti. O’Toole ha detto però di non essere certo che gli sportivi canadesi che andranno in Cina per partecipare ai Giochi saranno al sicuro.
Nel concreto, comunque, la situazione non è cambiata molto dalla fine del 2018 ed è improbabile aspettarsi svolte. A meno che gli Stati Uniti di Joe Biden – in un gesto di favore verso un alleato fondamentale – non decidano di abbandonare le accuse contro Meng Wanzhou o almeno di ritirare la richiesta di estradizione, permettendo così alla donna di tornare in Cina. In questo caso, lo scarceramento di Spavor e Kovrig si farebbe più probabile.
Al momento, nonostante le trattative tra Washington e Ottawa, non si vedono segnali anticipatori di una decisione del genere. Il segretario di stato americano Antony Blinken ha – come gli altri partner del Canada – condannato la sentenza e chiesto alla Cina il rilascio immediato di Spavor e Kovrig.
L’uomo condannato si chiama Michael Spavor, è un imprenditore che viveva e lavorava in Cina occupandosi di promuovere i contatti economici con la Corea del nord. È stato arrestato dalle autorità cinesi il 10 dicembre 2018 con vaghe accuse di spionaggio e da allora è detenuto in condizioni molto dure: ha scarsi contatti con l’esterno e in una lettera ai familiari chiese che gli venissero mandate delle mascherine per dormire, il che lascia immaginare che fosse rinchiuso in una cella con le luci sempre accese. Le prove nei suoi confronti sono delle foto che ha scattato in un aeroporto, che secondo le autorità cinesi ritrarrebbero strutture o velivoli militari.
Spavor è noto sui media come uno dei “due Michael”. Oltre a lui, infatti, il 10 dicembre 2018 è stato arrestato in Cina anche un altro cittadino canadese di nome Michael – Michael Kovrig, un ex-diplomatico – sempre con l’accusa di violazione di segreti di stato.