L’India è una Repubblica parlamentare federale con capitale New Delhi, metropoli densamente abitata e con altissimi tassi di inquinamento. Il Paese è retto principalmente da governi di coalizione che sono sempre riusciti a completare il proprio mandato, anche se il partito di maggioranza ha dovuto spesso assecondare le richieste dei suoi alleati minori, in genere partiti a base regionale.
Alle elezioni generali del 2014 il Partito del Popolo Indiano (BJP) dell’attuale Primo Ministro Narendra Modi si è aggiudicato un numero sufficiente di seggi nel Parlamento indiano da conquistare la maggioranza senza ricorrere all’appoggio dei suoi alleati. Tuttavia, alle successive elezioni nazionali, il BJP non è riuscito a replicare questo successo travolgente e ha ottenuto la maggioranza in meno della metà delle assemblee statali.
L’India conferma il suo storico non allineamento, che le consente di far parte nello stesso momento del Quad (la piattaforma di sicurezza dell’Indo-Pacifico con Usa, Giappone e Australia), ma anche dei BRICS e dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO).
L’India deve fare i conti con i rischi insiti nella propria strategia internazionale, il cui pragmatismo quasi radicale rischia spesso di essere percepito dai partner come vera e propria ambiguità.
L’obiettivo di Modi per queste elezioni era stravincere. Domani i risultati ma già sembra certo il suo terzo mandato. 969 milioni di elettori avrebbero consegnato al partito BJP del Primo Ministro la vittoria con più seggi della scorsa legislatura, secondo gli exit poll
A meno di un mese dalle elezioni, arrestato Arvind Kejriwal, leader di uno dei partiti di opposizione e capo del governo locale a Nuova Delhi. Kejriwal è il candidato alla guida di una coalizione di 27 partiti che si sono uniti per combattere Modi.
L’India sposta migliaia di truppe nei pressi del confine con la Cina. Si riaccendono gli animi lungo la cosiddetta linea MacMahon, una diatriba che ha origine da un accordo del secolo scorso tra il Tibet autonomo e l’India britannica, non riconosciuto da Pechino.
Si complica la relazione tra le due Nazioni: sul tavolo questioni geopolitiche di peso e il legame degli Stati Uniti con Ottawa e Nuova Delhi. Espulsi due diplomatici
Sulle cime dell’Himalaya, lungo l’immensa frontiera contesa, si consuma da oltre un secolo la sfida militare tra Cina e India, che coinvolge anche Nepal e Bhutan. Per molti, è qui che si decide il futuro dell’Asia
Continuano le proteste in seguito allo stupro di gruppo di due donne indiane. Il fatto risale a maggio, ma è diventato noto recentemente a causa di un video virale. Dietro la vicenda si nascondono due problemi strutturali dell’India: la violenza etnica e di genere