L’India è una Repubblica parlamentare federale con capitale New Delhi, metropoli densamente abitata e con altissimi tassi di inquinamento. Il Paese è retto principalmente da governi di coalizione che sono sempre riusciti a completare il proprio mandato, anche se il partito di maggioranza ha dovuto spesso assecondare le richieste dei suoi alleati minori, in genere partiti a base regionale.
Alle elezioni generali del 2014 il Partito del Popolo Indiano (BJP) dell’attuale Primo Ministro Narendra Modi si è aggiudicato un numero sufficiente di seggi nel Parlamento indiano da conquistare la maggioranza senza ricorrere all’appoggio dei suoi alleati. Tuttavia, alle successive elezioni nazionali, il BJP non è riuscito a replicare questo successo travolgente e ha ottenuto la maggioranza in meno della metà delle assemblee statali.
Il Gruppo Adani è da sempre appoggiato dal governo Modi e ha contribuito alla sua ascesa. A gennaio il fondo Usa Hindenburg ha accusato Adani di falsificazioni decennali di bilanci provocando il crollo delle azioni delle società del Gruppo
Teheran, oltre a fornire un altro carico esplosivo contro l’Ucraina, rafforza l’asse militare-logistico con Mosca. Mentre degenerano i rapporti con Washington
La strategia degli Stati Uniti mira a inserire Delhi nello schieramento anticinese in Asia. Ma la forte dipendenza indiana dall’export militare e dalla tecnologia russa complica le cose
Il piano del Primo Ministro indiano per il rafforzamento della manifattura domestica potrebbe lasciare l’India senza armi, come aerei ed elicotteri, rendendola vulnerabile in caso di scontri con la Cina o il Pakistan
Ci sono voluti 17 anni per costruire INS Vikrant, più del previsto. Un grande passo per uno dei maggiori importatori di armi al mondo, che sta cercando di potenziare le proprie capacità manifatturiere per ridurre la dipendenza dalla Russia
Da oggi e fino al 7 settembre, 12 Paesi dispiegheranno le loro forze militari nell’est russo, compreso il Mar del Giappone. Pechino, per la prima volta, invia esercito, aeronautica e marina
Secondo incontro in pochi mesi tra funzionari del Fmi e Governo. Polemiche tra Cina e India per la presenza di una nave militare di Pechino nel porto di Hambanota
L’inflazione e la disoccupazione, unite al malcontento popolare, non hanno impedito al Primo Ministro di definire la situazione attuale una “età dell’oro”, puntando su una narrazione di potenza nazionale e grandezza futura
Il generale Charles Flynn definisce “allarmante” il potenziamento delle postazioni militari cinesi nei pressi della frontiera contesa, la Line of Actual Control. La cooperazione rientra nella visione Usa per un Indo-Pacifico libero
Nuova Delhi agisce secondo il proprio interesse, e le relazioni che ha sia con Mosca che con l’Occidente sono di vitale importanza. Per questo motivo sceglie il non-allineamento che gli permette di non schierarsi