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Medio Oriente

Trump presidente: le reazioni in Israele

“Il più grande ritorno della storia”. Netanyahu non ha mai nascosto di preferire Trump. E il licenziamento del ministro della difesa Gallant – che all’interno del Gabinetto rappresentava la voce di Washington – è stato il chiaro segnale che l’America stava cambiando rotta.

La strategia di Benjamin Netanyahu

In Israele aumenta la fiducia nel Premier e la sua credibilità dopo un anno di guerra. Funziona la mano dura e l’uccisione dei nemici? L’attacco minacciato all’Iran, in risposta ai missili del 1 ottobre, potrebbe rappresentare un punto di non ritorno.

L’influenza e il ruolo di Hezbollah in Libano

Stato nello stato, Hezbollah gestisce in Libano una vasta rete di servizi sociali che includono infrastrutture, strutture sanitarie, scuole e programmi per i giovani, tutti elementi determinanti nel raccogliere il sostegno di sciiti e non.

Elezioni politiche in Giordania, le prime dopo la riforma elettorale

Vittoria del Fronte d’azione islamico, l’ala politica della Fratellanza musulmana, il più grande partito di opposizione, in un paese dove quasi il 70% della popolazione ritiene che il massacro del 7 ottobre da parte di Hamas sia stato un atto giusto e dovuto.

La guerra tra Israele e Hezbollah

Nessuno degli attori coinvolti, compresi Iran ed Hezbollah, vuole scatenare una guerra regionale contro Israele sia per le capacità belliche di questo, sia per l’assistenza internazionale che riceverebbe.

Chi è il nuovo capo politico di Hamas

Scegliendo Yaya Sinwar, Hamas ha tolto definitivamente la sua maschera di partito politico interessato al dialogo e moderazione, mostrando invece la scelta definitiva verso la lotta armata. Cosa che potrebbe fargli avere più credito in Cisgiordania, soprattutto tra le nuove generazioni deluse dall’Anp.

Israele: quando la forza non basta

L’uomo forte ha fallito, il Paese è contro Netanyahu. È un periodo di estremi cambiamenti, di riflessioni e di riaggiustamenti di rotta per Israele, che deve ripensare priorità, alleanze e strategie, sia interne che nei rapporti internazionali.

In Israele vince il NO alla creazione di uno stato palestinese

Il parlamento israeliano ha approvato, con 68 voti su 120, una risoluzione che respinge l’idea della creazione di uno stato palestinese ad ovest della Giordania. Israele si dice contrario alla nascita di qualsiasi entità palestinese, nonostante il mondo nella sua quasi interezza veda nella risoluzione a due Stati la soluzione del conflitto israelo-palestinese.

Medio Oriente: i nuovi mediatori vengono da est

Negli ultimi anni, si è assistito a un declino dell’influenza occidentale nella geopolitica del Medio Oriente: la mancanza di una politica estera coerente da parte di Usa e Ue ha indebolito il loro ruolo di mediatori nei conflitti regionali.

Perchè l’Europa sottovaluta i Paesi del Golfo

L’incomprensione delle politiche estere dei Paesi del Golfo ha portato a una mancanza di collaborazione con l’Occidente su questioni importanti come la sicurezza regionale e la lotta al terrorismo.

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