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Usa, 6 miliardi di dollari per salvare le centrali nucleari a rischio chiusura


Il Presidente Biden annuncia un piano per elargire crediti alle aziende proprietarie di centrali nucleari pronte alla dismissione. La scelta per contrastare il cambiamento climatico e le tensioni energetiche

L’amministrazione degli Stati Uniti a guida Joe Biden ha avviato un programma per il credito nucleare, finalizzato al recupero delle centrali in fase di dismissione. La mossa della Casa Bianca arriva in un momento cruciale della gestione complessiva della produzione energetica, sotto pressione per via del cambiamento climatico in atto e per la rinuncia all’import di petrolio, Gnl e carbone dalla Russia.

Grazie al programma, le aziende proprietarie di centrali nucleari, così come gli operatori del settore che sfruttano nuclear power plants per la produzione energetica, potranno fare richiesta dei fondi, che l’amministrazione democratica preleverà dal maxi finanziamento, tramutato in legge lo scorso novembre, da 1 trilione di dollari, ovvero l’infrastructure deal ideato per risistemare ponti, strade, ferrovie. Priorità verrà data alle compagnie che avevano già annunciato la chiusura a causa di questioni economiche: i proprietari di 7 centrali nucleari ancora in funzione hanno comunicato il fermo ai reattori nel 2025.

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